Napoli ha ancora una sua peculiarità culturale: quella di fare cultura in casa. Come nei salotti di un tempo, quando, in abitazioni private, si organizzavano incontri letterari, spettacoli teatrali e musicali, e dove si incontravano appassionati, interessati e artisti, da quelli amatoriali a professionisti di chiara fama.
Napoli ha ancora questo fermento culturale che da un lato appare, usando un termine in voga, vintage e allo stesso tempo una novità, una particolarità, quella di aprire la propria abitazione ad altri.
Un esempio è il Salotto letterario Carafa-Romano, a casa di Emilia Primicile-Carafa, di nobili origini e donna eccezionale che ha dedicato gran parte della sua vita all’arte come pittrice, scrittrice, paroliere, poetessa e altro ancora.
Si è presentato, proprio nel Salotto di casa Carafa, il ricco volume intitolato Gli Scarpetta e i De Filippo, a cura di Giuseppina Scognamiglio e Pasquale Sabbatino, Edizioni Scientifiche Italiane, in una giornata, quella di domenica 11 gennaio, che è stata pensata dagli organizzatori Elena Scuotto e Antonella Romano come un grande omaggio a Eduardo.
Alla presentazione del volume, in un salotto disposto a mo’ di teatro con più di 100 ospiti presenti. oltre ai due docenti della “Federico II”, ha partecipato Armando Rotondi dell’Università “L’Orientale”, che ha messo in luce come il volume sia prezioso perché rappresenta un punto di arrivo e un punto di partenza per gli studi sugli Scarpetta e i De Filippo, visti come un’unica grande famiglia di artisti.
La presentazione è stata seguita da interventi artistici, come l’esibizione di Giuseppe Di Taranto, lucano ma napoletano di adozione, che ha eseguito due magnifici pezzi in acustica, dimostrandosi tra i migliori performer ed esponenti di una giovane e indipendente Napoli cantautoriale.
Un omaggio a Titina De Filippo, a cura di Armando Rotondi, partendo dal volume presentato e dallo studio di Giuseppina Scognamiglio, è stato realizzato attraverso un breve reading di Marcella Peviani e Antonio Ciotola, che, con grande commozione, ripercorrono i rapporti di Titina con i suoi fratelli. Su Scarpetta si sono esibiti Federica Totaro e Vittorio Passaro, giovani ma già bravissimi interpreti a metà strada tra la Commedia dell’Arte e la mezza maschera scarpettiana, nonché Costantino Punzo che ha riproposto con classe ’A causa mia, il testo di Eduardo Scarpetta scritto a seguito della famosa causa con Gabriele D’Annunzio.