È difficile descrivere cosa sia davvero il belga Kiss & Cry, presentato a Napoli per la regia di Jaco Van Dormael, grande regista cinematografico de L’ottavo giorno e di Dio esiste e vive a Bruxelles.
Cinema? Teatro? Video arte? Danza? Tutto. Kiss & Cry è uno splendido esempio di ognuna di queste specifiche arti e qualcosa di più, perché è sintesi poetica di tutte queste componenti insieme. È allo stesso tempo cinema puro e grande teatro. È tecnica e poesia in simbiosi. Non un semplice virtuosismo o esercizio di stile. È un’idea stupenda nata, nel 2010-2011, dalle menti di Michèle Anne De Mey e dello stesso Van Dormael, e la creazione collettiva, essenziale, di Grégory Goskean, Thomas Gunzig (anche autore dei testi), Julien Lambert, Sylvie Olivé, Nicholas Olivier. Ed è sicuramente uno dei migliori spettacoli visti e che probabilmente si vedranno in questa edizione 2016 del Napoli Teatro Festival. Uno spettacolo che ha portato la kermesse a un livello qualitativo davvero alto e che deve essere mantenuto.
Kiss & Cry è una riflessione poetica sull’amore. È una riflessione sulla memoria, sui ricordi. È un film che è realizzato dal vivo e scorre sul grande schermo bianco posto sul palco. E contemporaneamente è l’arte della sua realizzazione, con i tecnici e i danzatori (che sono entrambi interpreti) di una precisione sconvolgente e avvolgente. Perfetti nelle coreografie in cui le sole mani si fanno personaggi e ballerini, perfetti nei movimenti di macchina da presa, nelle dissolvenze, negli effetti speciali, e nella costruzione in diretta di micromondi, finti, perché palesi modellini, ma veri al contempo perché capaci di far entrare lo spettatore in quel mondo e in quella storia.
Lo spettatore divide il proprio sguardo tra lo schermo e il palco. Tra le immagini che scorrono e le immagini che vengono realizzate. E in tal modo, complice anche una colonna sonora scelta con grande intelligenza e un testo che vive un perfetto equilibrio tra poesia, ironia e dramma, Kiss & Cry si sviluppa come una delle più belle esperienze emozionali e visive degli ultimi anni di Festival. È stato un onore poter assistere a questo spettacolo a Napoli.
[Photo: napoliteatrofestival.it]