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Titoli di coda, Cavani al PSG

E tanto tuonò che piovve. Non letteralmente anche se il meteo di questo primo scorcio d’estate è stato tutt’altro che clemente, ma sulla vicenda Cavani. Sembra che a spuntarla sia ormai il PSG, unico club arrivato a pagare per intero la clausola del Matador, dodici mesi dopo aver preso con lo stesso metodo anche Lavezzi.

Per i tifosi è indubbiamente un colpo al cuore e a questo punto l’amichevole del 30 luglio allo stadio San Paolo si annuncia ancor più beffarda per il popolo azzurro, anche se non c’è da dubitare su quale sarà l’accoglienza che verrà riservata ai due ex calciatori (fischi, ndr).

C’è ovviamente una parte di tifosi che imputa la “colpa” di questa cessione al presidente Aurelio De Laurentiis, ma non è così nell’opinione di chi scrive per almeno un paio di ragioni: la prima è che il calciatore non è mosso da interessi sportivi, il PSG non è una squadra di tradizione, non è una squadra che assicuri vittorie di prestigio (il campionato francese non è un torneo di primo livello) e quindi l’unica vera discriminante a dispetto  delle dichiarazioni d’amore per il Madrid, è stato il contratto. A Napoli Cavani aveva un contratto da 4,5 milioni di euro l’anno più bonus (presenze, reti, risultati) che lo portavano comodamente oltre i 5 milioni, insomma uno dei contratti più alti in Italia. Certo è che quando dall’estero arrivano proposte a partire da 7,5 o 8 milioni l’anno, cambiano completamente le prospettive, e anche un ottimo contratto finisce per diventare misero in questo mondo distorto.

La seconda ragione per la quale non è imputabile una particolare colpa al presidente, è che appurata a mezzo stampa la volontà del calciatore di andarsene da Napoli, sbandierata ai quattro venti, si può solo essere felici che la clausola abbia garantito un introito equo rispetto al valore del calciatore, giacchè basti notare come per esempio Ibrahimovic dopo l’addio all’Inter sia stato ceduto sempre in perdita dai vari club (Barça, Milan, e adesso forse PSG?) di fronte alla ferrea volontà del calciatore di mollare gli ormeggi.

Adesso si volta pagina, il mercato del Napoli è finalmente privo di quell’alone di ingombranti incertezze che tenevano frenate molte operazioni azzurre, e ci si può muovere spediti sui vari obiettivi.

Ora sarà da vedere anche quale valore ha davvero il Fair Play Finanziario, perché avevamo spiegato proprio su queste pagine che per acquistare Cavani senza indebitarsi eccessivamente il PSG avrebbe dovuto vendere qualche big, finora non l’hanno fatto, e c’è da  valutare la reazione dell’UEFA rispetto al comportamento dei francesi.

Punto Mercato

In attacco c’è il nodo della sostituzione di Cavani, e data la scontata partenza di Calaiò in realtà sono due gli attaccanti da acquistare, in una rosa di nomi che comprende Dzeko, Jovetic, Damiao, Gomez, Abel Hernandez, senza escludere qualche nome a sorpresa.

Per la trequarti c’è da riempire la casella di destra con almeno uno tra Callejon (Real Madrid), Candreva (Udinese-Lazio) e Pereyra (Udinese), mentre per il centrocampo i nomi sul taccuino sono sempre quelli di Gonalons (Lione) e Strootman (PSV). In difesa è ripartita la trattativa per Adil Rami roccioso difensore del Valencia (clausola 12 milioni), ieri il braccio destro di Bigon, Maurizio Micheli, ha incontrato a Barcellona il DS dei valenciani. In porta discorso chiuso per Rafael che sarà in Italia nel weekend per visite mediche e firma del contratto.

In uscita, Donadel tra Genoa e Livorno, El Kaddouri al Torino in prestito (con diritto di riscatto, e diritto di controriscatto del Napoli), Vitale seguito da Torino e Livorno, Santana seguito dal Genoa, Rosati prossimo alla firma col Sassuolo.

[Foto: Sky Sport 24]

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