Il Napoli esce sconfitto dal mitico Westfalenstadion con il punteggio di 3-1, ma non ridimensionato nelle sue ambizioni. Che fosse un girone molto difficile lo si sapeva fin da agosto, eppure gli azzurri per quanto ora sia estremamente complicato, sono ancora padroni del loro destino perché battendo l’Arsenal con tre gol di scarto passerebbero il turno indipendentemente dal risultato del Borussia Dortmund. Diversamente dipenderà dalla combinazione dei risultati delle due partite il passaggio agli Ottavi di Finale.
Era difficile e resta difficile superare questo turno, niente di nuovo insomma, ma si sono visti dei chiari progressi sul piano dell’approccio alla gara, della personalità e del gioco rispetto alle trasferte di Londra e Torino, dove al contrario il Napoli aveva offerto prestazioni negative.
La squadra di Benitez avrebbe potuto passare il turno anche con un pareggio nella gara di ieri ma non era facile uscire indenni dal campo della squadra che in assoluto tira di più in porta in Champions League. L’allenatore spagnolo degli azzurri, restando la cronica emergenza degli esterni difensivi e dovendo per forza di cose schierarne due con una chiara attitudine più ad attaccare che a difendere, ha provato a ribaltare il copione della gara prendendo il comando delle operazioni per cercare di mettere pressione ai tedeschi, e nei primi minuti il piano sembrava funzionare. A scombinare tutto ci ha pensato l’arbitro Velasco Carballo concedendo un rigore quanto mai generoso ai padroni di casa che sbloccando il risultato subito hanno messo la partita sul terreno da loro preferito: il contropiede.
Il Napoli non ha mai mollato, ha tenuto palla e provato a creare le sue consuete trame di gioco, un’operazione non semplice considerando che il Dortmund giocava molto raccolto dietro, ma in un paio di circostanze si è riusciti ad andare al tiro da fuori o a scodellare in area qualche pallone interessante, senza purtroppo riuscire a creare pericoli importanti.
La ripresa ripartiva con lo stesso leit motiv, con gli azzurri ancora più proiettati all’attacco che però concedevano qualche contropiede di troppo dove Reina si dimostrava superlativo, e poco dopo il quarto d’ora della ripresa la chiave del match: una meravigliosa combinazione sulla trequarti d’attacco metteva Higuain davanti a Weidenfeller con la palla dell’uno a uno, l’attaccante faceva passare il pallone a mezza altezza sotto le braccia aperte del portiere che per riflesso o per fortuna la toccava sventando la rete.
Neanche due giri di lancette e una palla persa durante un’azione d’attacco generava il micidiale contropiede del 2-0 per i gialloneri, gara chiusa?
No, neanche questa rete costringeva gli azzurri a desistere e al 71’ minuto era Insigne (foto: sscnapoli.it) su assist di Higuain ad accorciare le distanze, facendo tremare il Borussia che arretrava ancora una volta per difendere e ripartire non riuscendo però a superare Reina, fino ad una seconda sanguinosa palla persa che portava al definitivo 3-1.
Al termine della gara Benitez ha rilasciato alcune dichiarazioni: “La squadra ha mostrato carattere ed ha disputato una gara di alto livello ed intensità contro un avversario fortissimo. Il rigore ha condizionato la partita inevitabilmente. Poi siamo stati puniti anche sul secondo gol perché poco prima avevamo avuto una chiara palla gol con Higuain e potevamo andare sull’1-1“.
Si è espresso poi su quali cose gli fossero piaciute della prestazione dicendo: “Lati positivi ce ne sono stati: la grinta, il carattere, la voglia di non mollare. I ragazzi hanno fatto un grande lavoro in campo. Oggi abbiamo mostrato la mentalità giusta e credo che se non avessimo subìto quel rigore in avvio sarebbe stata un’altra partita“.
Infine rispondendo a una domanda dei cronisti ha chiarito di ritenere Napoli e Borussia sullo stesso piano del potenziale con una differenza: “Il Borussia gioca da sei anni con lo stesso allenatore, con un gruppo solido che l’anno scorso ha sfiorato la vittoria della Champions League. Noi dobbiamo pensare positivo, siamo una squadra in crescita e penso che mostreremo la nostra piena potenzialità in futuro lavorando e continuando nel nostro percorso tecnico“.