Tommaso Primo, con i suoi 22 anni, è uno dei “baby-cantautori” più promettenti del panorama partenopeo. Un poeta bambino di una semplicità unica. Quando lo si incontra per strada è sempre sorridente ma, come ogni pagliaccio che si rispetti, dietro a ogni suo sorriso cela la voglia di cambiare colore ad un vita che con lui non è stata troppo gentile. Tommaso sembra un ragazzo “normale”, Tommaso non è affatto un ragazzo come tanti, Tommaso è cresciuto in fretta ed è un “piccolo uomo” dotato di un’umiltà “spaventosa”. Le sue canzoni sono di una scrittura semplice e fruibile a tutti ma la cosa meravigliosa di questo baby poeta è che tutte le sue “opere” sono in lingua originale, il napoletano. Il nostro dialetto è una delle lingue più musicali al mondo, si presta a qualunque tipo di genere ma pochi sanno usarlo con sapienza, naturalezza e soprattutto senza apparire volgari. Tommaso è uno di questi. Discendente di una famiglia di ristoratori già da piccolo ha imparato a fare i conti con dei personaggi che lui chiama “geni analfabeti”, e cioè tutte quelle persone che sono costrette dalla vita ad inventarsi “furberie per campare”. E’ cresciuto tra camerieri, pizzaioli, parcheggiatori abusivi, edicolanti e da ognuno di loro ha imparato qualcosa e in ogni canzone che scrive c’è un po’ della Napoli “verace” con cui lui è stato ed è ,ad oggi, intimamente connesso. Di Tommaso colpiscono subito l’allegria, la sincerità e la faccia pulita, tutti elementi difficili da trovare nel mondo “fatato” del sottobosco cantautoriale napoletano fatto troppo spesso di “sorrisi di plastica”. Altra dote di questo piccolo uomo è l’altruismo, chi vi scrive ne è testimone oculare, Tommaso si prodiga per la diffusione di tutta la musica cantautoriale a Napoli ed è promotore di una rassegna che si terrà a maggio di quest anno al Domus Ars di Napoli che vedrà impegnati circa 20 cantautori per sette serate d’autore. Se non avete ancora avuto il piacere di ascoltarlo in giro per strada o per i locali napoletani vi segnaliamo “Canzone a Carmela” il suo primo singolo, scritto a 13 anni, “una critica alla società attuale che, troppo spesso, risalta le malevoli e spietate leggi dell’indifferenza”. Tommaso se non ci fosse bisognerebbe inventarlo!
Dove_In giro per Napoli
Quando_Maggio 2012 al Domus Ars
Suona così_Canzone a Carmela
Perchè_Alla fine i buoni vincono sempre