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Cinema, Spettacolo

Di nuovo in sala dopo 30 anni “No grazie, il caffè mi rende nervoso”

Gran serata domani sera, lunedì 15 ottobre alle 20:30 al cinema Martos Metropolitan di via Chiaia: verrà infatti proiettato di nuovo in sala, per una sera, a trent’anni dall’uscita No grazie, il caffè mi rende nervoso (1982) di Lodovico Gasparini, con Lello Arena e Massimo Troisi, tratto da un soggetto di quest’ultimo. Sul palco, saliranno Lello Arena, James Senese (che riproporranno dal vivo per l’occasione la celeberrima “intervista” del film), Alfredo Cozzolino, storico amico di Massimo Troisi che nel film interpreta l’agente Fusco nella memorabile scena del finto auto strangolamento di Troisi (nel ruolo di sé stesso), Sergio Solli; l’evento è promosso da Francesco Borrelli e Gianni Simioli ed è realizzato dalle associazioni The Best Naples e Napolibuona in collaborazione con Radiomarte Stereo e grazie a Francesco Caccavale, proprietario del Martos Metropolitan, che ha concesso gratuitamente la sala.

Sarà dunque possibile rivedere su grande schermo questo irresistibile divertissement cinematografico, guadagnatosi fin dall’uscita la fama di cult, grazie ad alcuni momenti e situazioni memorabili: l’intervista di Giuffrida (Arena) a James Senese durante il Festival Nuova Napoli dove entra in scena il maniaco Funiculì Funiculà (che elimina tutti gli artisti che vogliono cambiare l’immagine tradizionale di Napoli), lo strepitoso monologo di Massimo Troisi con il maniaco “fuori campo” («Pecché Napule adda cagnà? Cagnate Rovigo!»), Sergio Solli ed il suo tormentone della Signorsa Signoriello alla cabina telefonica, il personaggio di Diecidecimi (Armando Marra), il comico ed incomprensibile slang della banda che prende in ostaggio la giornalista (Maddalena Crippa). Film d’esordio di Gasparini, poi divenuto specialista di tanta fiction e film TV Rai, il film annovera nel cast anche Carlo Monni (sodale del Benigni degli esordi) e Lucio Ciotola. Divertentissima e preziosa testimonianza degli anni fervidi della Napoli della VesuWave ed in generale dell’aggiornamento dell’immagine di Napoli nelle arti, di cui Troisi fu – per il teatro (con La Smorfia) ed il cinema, insuperato capofila, la pellicola conserva ancora oggi intatta tutta la sua freschezza ed ingenua spontaneità che fa perdonare anche le classiche incertezze da opera prima.

Per richiedere l’invito (fino ad esaurimento), scrivere a:

simioli@radiomarte.it; francescoborrelli@katamail.com

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