L’allarme è arrivato intorno alle tre e i vigili del fuoco hanno domato le fiamme in poco più di due ore. Prima delle sei di stamattina il locale era distrutto. Il quartiere è allibito. Poche premesse. Gino Sorbillo si era candidato alla carica di sindaco per l’ultimo rinnovo di giunta del Comune di Napoli, ritirandosi prima della corsa ed è un attivo sostenitore dei Verdi e di Legambiente. E’ un imprenditore efficace. La sua pizzeria genera da anni una piccola e deliziosa folla, così come poche altre pizzerie in Via Dei Tribunali (centro del centro storico – chiacchierato patrimonio protetto dall’UNESCO), via che di queste folle beneficia. Gino è giovane, rinomato, attento alla tradizione come ai trend, esponente di una napoletanità da salvaguardare. E’ una buona e bella faccia di Napoli, e la porta in giro con la giusta fierezza, nonostante la sua simpatica e ben celata timidezza. Se di attacco si tratta, forse è un buon segno: indice di un’onestà integrale.
Il commissario regionale dei Verdi Ecologisti: Francesco Emilio Borrelli ha dichiarato:
Non si sa ancora di che natura sia stato l’incendio è certo però che i danni sono notevoli e che per ora il locale non potrà riaprire. Noi riteniamo che questo episodio non sia casuale e invitiamo le autorità preposte ad indagare con estrema attenzione e rapidità. Per questo abbiamo parlato già con il questore di Napoli che ci ha assicurato che sta seguendo personalmente il caso. Se dietro questo episodio c’è la criminalità vogliamo giustizia per uno dei luoghi simbolo di Napoli e meta di cittadini e turisti da tutto il mondo. Sorbillo rappresenta il meglio della nostra città e della nostra cultura in un quartiere difficile che ha anche aiutato a riqualificare e merita il pieno sostegno della città e delle istituzioni.
Come sempre accade quando di un certo successo sono complici: i social network si sono animati del supporto che tutti gli amanti della pizzeria hanno manifestato già alle prime notizie, ed è interessante vedere come molti diano per scontato il dolo, che per ora non è la pista principale seguita dalle indagini. Anche l’Amministrazione Comunale ha lanciato i suoi segni di presenza e solidarietà. In ogni caso Gino, rammaricato per la perdita, più affettiva che altro, già pensa ad un nuovo inizio:
Ricostruirò la pizzeria più bella di prima anche se quello di stanotte è stato un durissimo colpo. Soprattutto sono addolorato per le foto storiche dei miei nonni e dei mie familiari che sono andate a fuoco e non potrò mai più riavere. La mia famiglia è unita e sento anche l’ affetto del quartiere che da stanotte è per strada con me ed i vigili. Cercherò di realizzare i lavori a tempo record per restituire alla città il nostro locale.
Photo © Michela Iaccarino