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Musica

Uno sguardo al “posto ideale” di Giovanni Block

Molti di voi, probabilmente, lo avranno sentito in più di un’occasione. E’ il più giovane cantautore d’Italia. Ha vinto nel 2007 il premio Tenco a soli 23 anni. Stiamo parlando di Giovanni Block (Photo©Michela Iaccarino) che ha realizzato da poco il video della sua canzone “Lo sguardo”.

“Lo sguardo” è la prima traccia de suo album “Un posto Ideale”. Ha  vinto, proprio quest’anno, il Premio Lunezia come migliore opera prima ed è stato secondo classificato come migliore opera prima dell’anno per i 200 giornalisti Musicali del Club Tenco. I musicisti che suonano “Lo sguardo” sono tutti pezzi da 90. Le chitarre elettriche sono di Giancarlo Bianchetti (storico chitarrista di Vinicio Capossela) il basso è di Luca Bulgarelli (bassista di Sergio Cammariere) e la Batteria è di Cristiano Micalizzi (Batterista di Max Gazzè). Registrato all’Orange Studio di Torino da Josh Sanfelici, produttore artistico dell’album. Musica, arrangiamento e testo sono di Giovanni Block.

Il videoclip ufficiale de “Lo Sguardo” è stato realizzato dal giovane regista procidano Renato Muro che si avvale della collaborazione di Alessio Franco, Paolo Cerase e Michelangelo Marchese, pubblicato qualche ora fa tramite il canale ufficiale Youtube di Giovanni Block. Il link del videoclip è http://youtube.com/watch?v=xRMXcHMjKUM

Giovanni nel video fa il verso all’attore Tom Hanks nel film “Cast Away” di Robert Zemeckis mentre, dopo essere naufragato su un isola deserta, deve organizzare la sua vita senza avere a sua disposizione tutti i comfort della modernità.

La denuncia e la voglia di evasione, i ricordi che affiorano alla mente: nel mentre il giovane cerca di sopravvivere e di creare le giuste condizioni di vivibilità; la nostalgia per la società civilizzata si scontra con la consapevolezza che la visione paradisiaca di un’isola deserta non ha eguali. La speranza che la propria donna si abbandoni ad un destino che li accomuna, lontani dai veleni della città.

Da notare la frase di una nota poesia di Salvatore Quasimodo alla fine del video: “Sei ancora quello della pietra e delle fionda, uomo del mio tempo”.

Sull’album in generale abbiamo modo di incontrare il cantautore e fargli una (doppia) domanda:

Giovanni perché il tuo album si chiama “Un posto ideale” e qual è il tuo posto ideale in questa fase della tua vita?

Il mio desiderio è stare in mezzo alle persone. Suonare e cantare principalmente per loro. Il mio posto ideale è in mezzo alla gente. Non a caso la copertina dell’album raffigura me  tra le poltrone. In platea. Non sul palco. In un epoca in cui tutti vogliono salire sul palco e sentirsi protagonisti, il ruolo dell’artista è quello di scendere e sedersi in mezzo a quei pochi che hanno ancora voglia di ascoltare. Credo o meglio… suppongo!

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