Nel giorno di San Valentino, una notte di cultura napoletana e di tammorra di altissimo livello ha avuto luogo in un Teatro Studio completamente pieno presso l’Auditorium Parco della Musica di Roma.
La Tammurriata di Scafati, guidata da Nando Citarella (voce, chitarra, tamburello) e da Antonio ‘O Lione (tammorra), tra i più grandi esponenti della musica popolare campana, hanno dato luogo a uno spettacolo di grande potenza musicale, di bravura consolidata che li ha visti affiancati sul palco da Erasmo Treglia (ciaramella, violino, percussioni), Clara Graziano (organetto, voce, ballo), Zi Fonzi (voce), Raffaella Coppola (ballo, tamburello), oltre al sublime ottantaseienne Zi Ciccio nel ruolo del “presentatore”.
Per due ore, Citarella e gli altri hanno infiammato con le loro note, al suono di tammorra, putipù, castagnette, con tammurriate, pizziche e tarantelle (ma anche una divertente versione di Dove sta Zazà? cantata da Antonio ‘O Lione), un pubblico forse troppo compassato e difficile, ma visibilmente divertito.
Strano vedere e sentire balli popolari come questi, stando seduti su comode poltrone. Una tammurriata va goduta in piedi, ballando o seguendo il ritmo, che cattura in ogni caso. E non pochi sono stati i cenni degli artisti per far alzare gli spettatori. Un peccato perché uno spettacolo bellissimo avrebbe potuto esserlo ancora di più.
[Foto: http://www.auditorium.com/]