Diciamolo subito. La Bestia Carenne sono, musicalmente, un ottimo gruppo. Sanno suonare. I componenti sono polistrumentisti. Hanno presenza scenica. E sanno scrivere testi. Non è poco. E lo hanno dimostrato in maniera splendida il 25 ottobre scorso sul palco del Lanificio 25, in cui hanno avuto modo anche di presentare il loro nuovo album Catacatassc, pubblicato dall’etichetta napoletana BulbArtWorks e in uscita ufficialmente l’11 novembre, dopo l’esperienza dell’autoprodotto Ponte, in cui, se una pecca si doveva trovare, non era nei brani in sé, tutti molto belli, ma nel loro susseguirsi (l’EP avrebbe giovato di una diversa scaletta).
Con Catacatassc, la Bestia Carenne continua il suo percorso artistico, cresce e raggiunge una notevole maturità, attraverso suoni e testi che sono allo stesso tempo di grande tradizione cantautoriale (gli stessi componenti citano De André e Tom Waits, ma aggiungeremmo Gaber, Gaetano, Capossela e moltissimo altri), ma anche di grande contemporaneità.
Questo è stato evidente dalla presa che la musica della Bestia Carenne ha avuto sul pubblico che ha ascoltato, ma anche ballato, grazie a una performance di intensità e fisicità, che va dal popolare, al folk fino alle soglie dell’hard-folk music.
Un’arma sicuramente ha questo gruppo di classe: i testi, sublime miscuglio di cinismo, disincanto, paradosso e ironia. E l’ironia è davvero un pregio non comune nell’odierno panorama musicale italiano dove regna, invece, la finta ironia.
Armando Rotondi
È docente di Letteratura Italiana a L'Orientale di Napoli e Full-Time Lecturer in Performance Theory, History and Criticism e in Story-Telling a Barcellona. Precedentemente è stato Adjunct Prof. presso la Nicolaus Copernicus University di Torun (Polonia) e ricercatore in visita a Bucarest e ha insegnato Discipline dello Spettacolo e dei Grandi Eventi al Corso di Laurea in Scienze del Turismo dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”. Dopo essersi laureato in teatro e cinema presso la “Federico II” e “La Sapienza” di Roma, ha conseguito il Dottorato di Ricerca all’University of Strathclyde di Glasgow. È stato traduttore per il Tron Theatre di Glagow. Iscritto come giornalista al Chartered Insitute of Journalist (UK), ha pubblicato quattro monografie, un volume in curatela e circa cento tra articoli scientifici, schede di catalogo e voci di dizionario/enciclopedia. È stato inoltre relatore in più di venti convegni internazionali in Italia, Stati Uniti, Gran Bretagna, Polonia, Romania, Turchia, Irlanda e Repubblica Ceca.
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