Il tradizionale calendario lunare cinese contemplava numerose feste tra le quali la più importante, sopravvissuta fino ad oggi, è la Festa di primavera, nota in Occidente come il Capodanno cinese.
Ogni anno la festa di primavera, i cui festeggiamenti durano ben due settimane, porta il nome di uno dei dodici animali dell’oroscopo cinese. Questo 23 gennaio è cominciato l’anno del drago. Il drago, quinto tra i simboli dello zodiaco cinese, è rappresentato con gli attributi di diversi animali. Rappresenta un animale positivo, dispensatore della pioggia sulla terra cui veniva associata la figura dell’imperatore che regna in modo virtuoso e assicura il benessere ai suoi sudditi; e proprio poiché era considerato simbolo del potere regale, nell’antica Cina, solo l’imperatore e il suo seguito potevano utilizzare l’immagine del drago dai cinque artigli, in genere rappresentato con il colore giallo.
Quest’anno, l’Associazione di Commercio Cinese di Napoli, per festeggiare “il Capodanno” ha organizzato uno spettacolo gratuito che si è tenuto il 29 gennaio al teatro Palapartenope di Napoli: evento che ha visto l’arrivo di ben 22 artisti cinesi tra musicisti, danzatori e cantanti e la partecipazione di 2500 persone, tra le quali vi erano molte personalità politiche cinesi e italiane. Il sindaco di Napoli partecipando all’evento ha dichiarato: “Napoli è una città aperta. Il nostro impegno è garantire la sicurezza perché possiate svolgere serenamente la vostra attività e perché i nostri e i vostri figli giochino insieme”. Un’iniziativa, dunque, che ha visto una ricca partecipazione come già accadde l’anno scorso quando i festeggiamenti dell’inizio dell’anno del coniglio ebbero luogo all’aperto, nella famosa piazza del Plebiscito, dove cinesi e napoletani si riunirono per vedere la sfilata del dragone e dei leoni danzanti, a ritmo di tamburi con danze tradizionali grazie alla presenza di settanta figuranti e quaranta suonatori. Uno spettacolo unico che portò tutti in Cina, gratuitamente e in pochi secondi.
La popolazione cinese residente a Napoli, secondo dati istat risultanti dal censimento del 2011, è di 2228 individui e la scelta di questa città come ospitante della Festa di primavera, che si tiene regolarmente da anni ormai, non può che essere sinonimo di una tanto auspicata intensificazione di rapporti soprattuttutto socio-culturali tra la Cina e il nostro Paese. A tal proposito va segnalata l’iniziativa Milleunacina, inaugurata il 6 febbraio al PAN, che terminerà il 12 febbraio frutto della collaborazione tra l’Università “L’Orientale” e l’assessorato alla cultura del comune di Napoli. La manifestazione è articolata didatticamente per permettere una conoscenza delle tradizioni, tanto romantiche e folkloristiche della Cina per come si tende ad immaginarla, ma anche il notevole merito di attualizzare nell’immaginario dei partecipanti una nazione che esporta, con le sue emigrazioni, cultura.Qui di seguito il link tramite il quale è possibile visionare il programma degli eventi di Milleunacina.