La cosa più difficile da trovare nei legami amorosi è l’amore.
François de La Rochefoucauld, Massime, 1678
La gelosia è un sentimento che può avere carattere patologico è forse questo il caso descritto sufficientemente bene da questa canzone. Sebbene culturalmente il meridione italiano senta la gelosia come un fattore costitutivo dell’amore, pare che qui i limiti siano varcati abbondantemente.
Già l’esordio è eloquentissimo, il giovane vittima di delirio di gelosia esprime il suo dolore tentando di addossare la responsabilità di esso alla sua amata, indipendentemente da fattori reali, costui è certo di esser tradito.
Esistono fattori oggettivi che lasciano presagire la tragedia ben rappresentata dalla cosìdetta Sindrome di Otello che rispetto alla gelosia ossessiva prevede non il dubbio ma la certezza dell’infendeltà del partner.
Contenuti ideici coatti finiscono per negare la realtà, accuse per fatti esistenti solo nell’immaginazione del giovane, sgretolano completamente ogni tentativo di farlo ragionare da parte dell’amata che si vede addirittura accusata di vedere un altro uomo quando si reca a visitare la madre.
Il conflitto si chiude con un classico esempio di doppio legame, sebbene l’amato sia certo di esser tradito deformando la realtà, non si decide a chiudere il rapporto, ma tiene vivo il senso di colpa nell’amata, senso di colpa che nulla ha a che vedere con il rapporto in essere, ma riecheggia evidentemente vissuti di colpa remoti.
Tragico l’epilogo in cui il cerchio non si spezza, ma i due tornano ad abbracciarsi nel dolore e nella patologia rafforzando l’idea che il dolore sia componente costitutiva dell’amore.