In occasione della prossima presentazione campana, organizzata dalle napoletane Seed Media Agency e Vocenueva, leggiamo il volume del torinese Daniele Cardetta, La rivincita di Zord, pubblicata da Nettuno (294 pp., 12 euro), casa editrice specializzata in autori emergenti.
Prima di entrare nello specifico del volume, conviene una riflessione preliminare, una considerazione che ho già portato avanti altrove: scrivere letteratura di genere, sia essa gialla, horror o fantascientifica, non è semplice, in particolar modo per scrittori italiani che devono combattere, il termine non è usato a caso, il più delle volte con una sorta di pregiudizio da parte del lettore o compratore che non si fida della qualità di un italiano rispetto a un autore britannico e americano.
Nella letteratura di genere, difficile che ci siano mezze misure: o si scrivono bei libri o cose insignificanti. La via di mezzo è contemplata in rari casi. Il fantasy non fa eccezione, ma anzi condivide, insieme alla fantascienza, una difficoltà ancora maggiore rispetto all’horror e al giallo. Il fantasy, in particolare se guardiamo all’epic fantasy o allo sword & sorcery, crea realtà lontane e alternative che devono essere in primo luogo verosimili e quindi avere una forte coerenza “storica e sociale” interna al mondo che descrivono. Si tratta, in fin dei conti, di scrivere un romanzo storico, sebbene la Storia, con la “s” maiuscola, sia inventata.
Con La rivincita di Zord, primo tassello di una saga più vasta dal titolo La città ribelle, Cardella si misura per l’appunto con l’epic fantasy, riuscendo in un’impresa non da poco. Grazie a un doppio background da storico e da appassionato di Tolkien e Martin, l’autore dà vita al proprio mondo, con tanto di mappa esplicativa come si conviene in questi casi e elementi di lingue inesistenti, e imbastisce così un’architettura complessa fatta di una miriade di personaggi e situazioni. Gioca con bravura con uno dei classici tòpoi della letteratura fantastica, così come del cinema: ovvero la lotta di una città ribelle, in questo caso Zord, contro un Impero oscuro. Quindi, le lotte per la successione alla Corona Imperiale. Nel volume sono presenti tutti gli elementi che si esigono da un fantasy: culti misteriosi e battaglie macchiate di rosso sangue, eroi, nemici e principesse, poteri malvagi e rivoluzioni.
Misurarsi con la letteratura di genere, e fantastica nello specifico, non è semplice. Significa mettersi in gioco davvero. Cardetta ci è riuscito ed ora aspettiamo il seguito.