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Terra dei Fuochi: desecretata l’audizione di Carmine Schiavone alla Commissione Parlamentare d’Inchiesta sul ciclo dei rifiuti. Il link al documento qui.

Carmine Schiavone

L’audizione del collaboratore di giustizia Carmine Schiavone alla Commissione Parlamentare d’Inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attività illecite ad esso connesse. Il documento, segreto dal 1997, è stato desecretato ieri. L’ok è arrivato a settembre, ma si è dovuto attendere comunque l’esame dei documenti da parte del procuratore nazionale antimafia Franco Roberti.

La desecretazione ha comunque seguito un iter a dir poco tortuoso: la commissione bicamerale che ascoltò Schiavone nell’ottobre del 1997, decise di apporre all’audizione il segreto funzionale di 20 anni dalla fine della legislatura (maggio 2001). La Direzione Nazionale Antimafia ha poi richiesto al Parlamento di ottenere i testi dell’audizione, anche in ragione delle dichiarazioni televisive di Schiavone, tra cui quelle al programma “Le Iene” sull’interramento di rifiuti speciali sotto terreni agricoli, ed addirittura di materiale radioattivo nei pressi del campo sportivo di Casal di Principe.

La DNA ha domandato pure (ma richieste per ottenere i documenti sono giunte, nel tempo, pure dalla Commissione Ambiente, da giornalisti, dal sindaco di Formia, dal presidente del M5S del Senato ) per un’altra audizione del 1995, di cui però gli uffici preposti alla Camera avrebbero perso le tracce.

C’è chi comunque fa osservare che la richiesta delle audizioni da parte degli inquirenti, che avrebbe determinato la desecretazione per tutti i cittadini, pare un passaggio poco più che formale dal punto di vista dell’efficacia nello sviluppo delle indagini, dal momento che si ha ragione di ipotizzare che, nell’audizione desecretata ieri, Schiavone non abbia fatto altro che ribadire dichiarazioni già rilasciate negli interrogatori resi ai Pm della DDA di Napoli fin dai primi anni novanta. Dunque l’iniziativa sarebbe più che altro generata dalle forti pressioni da parte dell’opinione pubblica, la cui spinta pure qualcuno vicino ad apparati ed amministrazioni prova ancora a minimizzare.

Segnaliamo infine che Edmondo Cirielli, deputato di Fratelli d’Italia, è stato l’unico rappresentante dell’ufficio di Presidenza ad opporsi alla desecretazione dei documenti in oggetto, motivando la sua posizione con l’argomento che il procuratore nazionale antimafia, rappresentante della DNA, non ha diritto alla richiesta perchè non è titolare dell’inchiesta.

Per scaricare il documento:

http://leg13.camera.it/_bicamerali/rifiuti/resoconti/Documento_unificato.pdf

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