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A Napoli Fabrizio Barca “dà picche” a Renzi

Barca-De-Magistris-Patroni-GriffiEra proprio a Napoli ieri l’ex ministro per la coesione territoriale Fabrizio Barca (a sinistra nella foto con Filippo Patroni Griffi e Luigi De Magistris; fonte: coesioneterritoriale.gov.it, aprile 2013) quando ha ricevuto la telefonata di un imitatore del presidente della Regione Puglia Nichi Vendola, che nella realtà è un comico della trasmissione radiofonica di Radio24 “La Zanzara”, il programma di Giuseppe Cruciani e David Parendo. Dalla telefonata-burla è emerso che l’ex ministro Barca non ha accettato la proposta del neopremier Matteo Renzi di diventare il ministro dell’Economia del suo esecutivo.

Il professor Barca ha spiegato al falso Nichi Vendola il perché del suo rifiuto: “non c’è un’idea, c’è un livello di avventurismo… non essendoci un’idea siamo agli slogan, salvare la patria, cambiare la patria, solo che questo mi rattrista, sto male. Ho dovuto mandare un sms: per la mia persona, per il contributo che posso dare a qualunque governo e per i rapporti con il Presidente (Napolitano, ndr) cui molto tengo, vi prego di non farmi arrivare nessuna telefonata. No, Renzi non m’ha chiamato, e in tutto questo, non capendo neanche le persone, dico io: mi chiami, ci vediamo mezz’ora, ti do anche qualche consiglio, lo riterrei mio dovere due volte…”.

Fabrizio Barca, in seguito, ha poi spiegato la vicenda sul suo profilo Twitter, senza ritrattare la sua posizione in merito e rendendo chiaro solo una frase in cui chiamava in causa Lucia Annunziata e messaggi da lei speditigli per sapere che obiettivi avesse . “L’ equivoco è solo su riferimento all’amica Lucia che, come lei chiarisce, “faceva il suo mestiere“. Per il resto forte amarezza per violazione“, è il tweet di Barca.

Inoltre l’ex ministro racconta dell’insistenza con cui Carlo de Bendedetti ha cercato di convincerlo ad accettare l’incarico: “Il padrone de La Repubblica, con un forcing diretto di sms, attraverso un suo giornalista, con una cosa che hanno lanciato sul sito ‘chi vorresti come ministro dell’Economia’ dove ho metà dei consensi, ha cercato di convincermi ad accettare il ministero. Questi sono i metodi. Legittimi, per carità. Questo è il modo di forzare, di scegliere, di discutere. Non una volta chiedendomi: ma se lo fai cosa fai?. Se io dico che voglio fare una patrimoniale da 400 miliardi di euro, cosa che secondo me va fatta, tu cosa rispondi? Mi dici che va bene?“.

E proprio a Napoli, proprio per aver sempre dimostrato serietà e competenza Fabrizio Barca ha ricevuto nell’ottobre del 2012 presso i locali dell’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici il premio Saverio Nitti che l’avvocato Marotta e i professori dell’Istituto conferiscono a personalità della politica e della Cultura che si distinguono per i loro meriti professionali. E Fabrizio Barca dall’inizio della crisi del 2008 è stato l’unico ministro che ha sostenuto le battaglie dell’Istituto. Impegnandosi in prima persona contro la chiusura di questo importante centro di cultura.

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