Mercoledì 23 settembre presso la sala riunioni della storica sede del quotidiano Il Mattino, in via Chiatamone 65, dalle ore 11.00 alle 13.00, il volume “Fatti di Camorra – Dagli scritti giornalistici” di Giancarlo Siani (Iod Edizioni, 2015), con la prefazione di Roberto Saviano, riceverà il Premio Siani 2015.
Il Premio giunge alla XII edizione e quest’anno celebra il giovane giornalista cui è dedicato, in occasione del trentesimo anniversario della sua tragica scomparsa. Alla cerimonia prenderanno parte il Ministro della Giustizia Andrea Orlando, il presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Campania Ottavio Lucarelli, il presidente della Fondazione Polis Paolo Siani, il Procuratore della Repubblica di Campobasso Armando D’Alterio, il fondatore di Libera Don Luigi Ciotti, il giornalista investigativo inviato de L’Espresso Lirio Abbate, il giornalista d’inchiesta Giovanni Tizan e Adriana Maestro. Saranno presenti, inoltre, Marco Risi e Andrea Purgatori, rispettivamente regista e sceneggiatore di “Fortapàsc”, film sulla vita (e la morte) di Giancarlo Siani, Moderatore dell’evento sarà il padrone di casa Alessandro Barbano, direttore de Il Mattino.
Il volume “Fatti di Camorra – Dagli scritti giornalistici” prodotto dall’Associazione Giancarlo Siani (edito a distanza di nove anni dalla pubblicazione dell’intero corpus degli scritti giornalistici di Giancarlo Siani avvenuta nel 2006 per la Phoebus Edizioni, ed intitolato “Le parole di una vita – Gli scritti giornalistici”) propone 86 articoli scritti dal giornalista tra il 1980 e il 1985, prima per Il lavoro nel Sud e poi per Il Mattino. Tale selezione ha lo scopo di rendere il testo «più agile soprattutto per le scuole», come ha spiegato Adriana Maestro, presidente dell’associazione Siani, ed autrice della introduzione del volume stesso, facendo riscoprire «non solo il giornalista dell’inchiesta contro le camorre ma anche il giornalista sociale – straordinariamente attuale – che racconta i processi politici, economici e culturali del territorio».
I proventi dei volumi acquistati direttamente dall’Associazione Culturale Giancarlo Siani saranno versati su un conto corrente dedicato, intestato a due personalità autorevoli e indipendenti, garanti della destinazione esclusiva del fondo alla promozione della cultura della legalità. Gli articoli proposti trattano vari aspetti della criminalità, partendo dal business della droga, della sua centralità negli interessi della malavita, dello Stato con le sue risposte o i suoi colpevoli silenzi, dell’odissea dei tossicodipendenti e delle loro famiglie, per poi proseguire con l’edilizia, ed in particolare con l’abusivismo alle falde del Vesuvio e con il grande affare della ricostruzione dopo il terremoto dell’ottanta. Infine la camorra viene infine spiegata nei rapporti di potere tra i clan e nei confronti dello Stato.
Nel volume è ovviamente presente anche l’articolo “Camorra: gli equilibri del dopo-Gionta”, che costò la vita a Giancarlo Siani, pubblicato da Il Mattino nell’edizione del 10 giugno 1985, in cui il giornalista spiegava l’accordo tra il clan casalese dei Bardellino e i Nuvoletta di Marano, referenti campani della siciliana Cosa Nostra, accordo che avrebbe portato all’arresto, presso la tenuta dei Nuvoletta, del boss oplontino Valentino Gionta, che doveva essere punito per il troppo potere che esercitava a Torre Annunziata. Tale rivelazione decretò la condanna a morte del giornalista, ad opera dei Nuvoletta che a causa di tale articolo furono etichettati come “infami” tra i loro pari.
La presidente Adriana Maestro nella sua introduzione prosegue su come Giancarlo Siani abbia raccontato «Napoli con gli occhi del cronista attento alla realtà sociale, con gli occhi di un giovane “impegnato” che non guarda solo ai fenomeni camorristici ma anche a tutto ciò che si muove nel mondo del lavoro, delle fabbriche, dei sindacati, della realtà giovanile».
La prefazione a “Fatti di Camorra – Dagli scritti giornalistici” a firma di Roberto Saviano, il quale sottolinea come nella rilettura di questa selezione di articoli serva ad acquisire la consapevolezza di quanto «il giornalismo di Siani era molto lontano dalla cronaca di oggi: in questo libro sono contenuti gli articoli di un giornalista che non mira al gossip, non riduce l’informazione a mero gioco dello scoop, non vuole punire né delegittimare, non accusa sulla base di pochi semplici indizi. E la sua bravura non deve essere giudicata con il rimpianto del ragazzo ucciso, non ha bisogno di essere soppesata dall’indulgenza».
“Fatti di Camorra – Dagli scritti giornalistici” è il primo volume di una nuova collana, denominata “Dissonanze” e curata da Adriana Maestro, presidente dell’associazione Giancarlo Siani. La collana nasce come spazio di riflessione indipendente sulla legalità e sull’impegno civile, e proseguirà con la pubblicazione della tesi di luarea di Eleonora Bertolino, in uscita in questi giorni, “Il racconto della Camorra nei giornali di Napoli. (1861-1920)”, già vincitrice del Premio Siani 2011. Il terzo titolo sarà, invece, “Colletti Bianchi”, una raccolta di sentenze passate in giudicato contro i cosiddetti colletti bianchi: tra cui, ad esempio, quella nei confronti del senatore a vita e più volte ministro e premier Giulio Andreotti.
L’associazione culturale Giancarlo Siani, parte della rete di Mediterraneo Sociale, opera a Napoli dalla sua costituzione nel 2004 con lo scopo di “promuovere la cultura della legalità come principale strumento di contrasto alla camorra e alle mafie”. L’associazione presieduta da Adriana Maestro è tra i promotori del Premio Siani, ed ha come aree di intervento la sensibilizzazione alla cultura della legalità nelle scuole, la gestione di beni confiscati alla camorra, insieme alla vendita di prodotti provenienti da tali beni, l’attività editoriale e produzione teatrale e di materiale audiovisivo sul tema della legalità, grazie all’ausilio di fondi nazionali ed europei.