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La Stanza del Sé: un metodo innovativo per imparare a fotografarsi!

Giovedì 17 aprile alle ore 18 presso lo Studio.1 di via Medina, parte la seconda edizione de La Stanza del Sé, laboratorio di autoritratto e auto-rivelazione di I livello, a cura dei fotografi Michela Iaccarino e Pasquale Sanseverino con la consulenza psicologia del Dott. Gerardo Ippolito. Un’occasione unica per guardarsi dentro e realizzare un “vero” autoritratto (professionale e d’autore).

La Stanza del Sé

Davanti all’obiettivo io sono contemporaneamente: quello che io credo di essere, quello che vorrei si creda io sia, quello che il fotografo crede io sia, e quello di cui egli si serve per far mostra della sua arte“.  (Roland Barthes, La camera chiara. Nota sulla fotografia).

Comunicato stampa – Nell’epoca della digitalizzazione di massa dell’esperienza fotografica, dell’autoritratto (o – come vuole la più recente vulgata anglofona, selfie) usa e getta, ad uso e consumo di una fruizione tanto più distratta quanto più estesa sulle piattaforme social e su internet, ci sono ancora professionisti dell’immagine che si interrogano sul senso profondo dell’autoritratto come avventura estetica e psicologica.

È il caso dei fotografi de La Stanza del Sé, un laboratorio in 4 appuntamenti con cadenza settimanale (17-24-30 aprile; 8 maggio) presentato da Studio.1 ed Effetto Napoli, associazione culturale e portale di approfondimento cittadino, aperto a quanti vogliano approfondire l’esperienza dell’autoritratto; attraverso lezioni sui grandi maestri della fotografia, l’allestimento di una stanza-set in cui il partecipante è lasciato al libero agire del suo estro fotografico sulla scorta delle indicazioni tecniche dei fotografi, i colloqui informali con il Dott.Ippolito, sarà possibile dare vita a immagini di sé che siano al contempo oggetti fisici ed emblemi psicologici.

Gli scatti dei partecipanti a La stanza del sé confluiranno in una Mostra collettiva aperta a tutti che si svolgerà alla fine del corso.

Per partecipare al laboratorio, che è a numero chiuso, è necessario iscriversi entro il 15 aprile 2014 inviando una email di partecipazione a info@effettonapoli.it .

La quota di iscrizione è di € 100.00, e comprende la tessera all’associazione culturale Effetto Napoli.

Per info e prenotazioni: Studio.1 – Via Medina 5 [cit.8], Napoli
Tel. 081 19323567 – info@effettonapoli.it
www.facebook.com/lastanzadelse?ref=ts&fref=ts

Obiettivi e strumenti

Un’autobiografia per immagini, scoprire un modo nuovo di usare la fotografia per raccontarsi e costruire una storia in grado di parlare universalmente: questo e molto altro è La stanza del sé.

Ne La Stanza del Sé si entra alla ricerca di inesplorate parti del proprio Sé e si avvia un dialogo, un’indagine che definisca al meglio la propria identità. Usando l’autoritratto si impara ad abitare la propria faccia e a fotografarsi ‘anche’ metaforicamente. Un percorso che è un laboratorio di confronto, con guide discrete e specializzate.

Il laboratorio è un percorso di arte-terapia e fotografia, aperto a tutti, professionisti e principianti. Ogni incontro sarà l’ispirazione di un autoscatto, con l’assistenza tecnica e professionale, ma senza nessuna ingerenza, dei fotografi dello Studio.1 che metteranno a vostra disposizione tutta l’attrezzatura necessaria per un buon ritratto in studio. Il Dott. Ippolito ci aiuterà a scoprire quegli angoli bui e quelle particolarità tutte nostre in grado di rendere un momento sul nostro volto una fotografia di cui siamo i veri autori, con consapevolezza. Proiezioni, lezioni sul ritratto, sulle dinamiche di auto-osservazione ci avvieranno in un viaggio di auto-conoscenza, scoperta e confronto che attraverso la fotografia diverrà parte illustrata della nostra (auto)biografia.

Difficilmente riusciamo a vederci. Vedere noi stessi per quello che siamo, per quello che vorremmo essere, per quello che ci nascondiamo. Per questo abbiamo sempre bisogno di uno strumento: uno specchio, una macchina fotografica, l’altro. La fotografia è in grado di fermare il perenne fluire del nostro personale universo sul nostro volto. Essa è il linguaggio per eccellenza di un racconto immediato e verosimile. Ma cosa accade quando siamo noi stessi gli autori del nostro ritratto, quando determiniamo di fondere la funzione dello specchio con quella della macchina fotografica e l’altro siamo noi?

Con queste premesse parte dal 17 aprile presso lo Studio .1, a Napoli in via Medina 5, con la guida fotografica di Michela Iaccarino e Pasquale Sanseverino e la consulenza psicologica del Dott. Gerardo Ippolito, La Stanza del Sé. Il laboratorio prende il nome dalla volontà di trasformare la sala da posa in un luogo dove il sé possa emergere dal semplice gesto di porsi con consapevolezza davanti all’obiettivo. Attraverso la scoperta di una parte della storia della fotografia, lasciandosi suggerire qualche escamotage dallo studio dei grandi maestri, confrontandosi con le visioni di tutti i partecipanti, sfruttando qualche esercizio di introspezione psicologica, si avrà la possibilità di accedere ad un sé spesso inesplorato. Manifestarlo con la fotografia è un passo verso l’arricchimento della nostra personalità e un’opera d’arte.

Le dichiarazioni degli organizzatori

Rinunciare al riflesso rassicurante e controllato dello specchio, confrontarsi con la potenza espressiva del proprio volto nella solida intimità di una sala posa deserta, sperimentare poi con gli altri l’efficacia e le frange di questo linguaggio: esperienze simili, distanti da una certa catarsi dell’autoritratto, si pongono al centro delle vicende vitali di chi veramente vuole vedersi e accettarsi come un’opera d’arte, l’inizio di un percorso che va dal profondissimo sé al futuro. Questo è un laboratorio di autoritratto di I livello, l’attenzione è assolutamente concentrata sul volto, pertanto, tecnicamente, è sopratutto uno studio sul ritratto; l’ispirazione nasce da testi fondamentali come La camera chiara di Roland Barthes o L’anima del volto di Tullio Pericoli

(Michela Iaccarino)

Il laboratorio si contraddistingue per la sua valenza esperienziale, esperienza che porta alla conoscenze di Sé tramite l’autoscatto, condivisa in un gruppo, motivandola e mettendola in un asse comunicativo, lì dove la comunicazione avviene tra Sé e se, o viceversa, l’io attuale e la propria immagine, con il gruppo come osservatore, a supporto di quel dialogo.
La stanza del Sé si struttura, quindi, come mera esperienza di conoscenza di se e delle opportunità comunicative del proprio volto e della propria fisicità, racchiudendo la possibilità di continuo confronto con il gruppo.
La stanza del Sé, un nome che già di per se svela la sua peculiarità, il suo essere esperienza aperta e pindarica di un discorso fra se e Sé o il se e Sé, e così via.
La stanza del Sé, del sé come possibilità di essere, di manifestarsi, di comunicare ma forse fra tutti come possibilità di comunicarsi in un percorso teso alla propria conoscenza dell’essere nell’attimo del clic, di potersi comunicare, mettere in discorso partendo dalla propria immagine, dalla propria fisicità, iniziando a comunicare con il corpo del primo piano

(Gerardo Ippolito).

Un viaggio astrale, in cui si riesce ad essere soggetto, autore e spettatore. Riuscire a chiudere il ciclo emozionale di un’opera d’arte. Click! Tempo, spazio, materia si dissolvono e fondono in un’unica esperienza: “eccoci”. Ci siamo ‘visti’. Siamo pronti a condividere?

(Pasquale Sanseverino).

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