Il 21 luglio non è stata una semplice festa di compleanno per la libreria “iocisto” al Vomero. Vi è qualcosa di diverso. E questo perché non si può considerare “iocisto” una semplice libreria o associazione, pur nella sua specificità di essere la prima libreria ad azionarato popolare. Sarebbe riduttivo.
Come noto, “iocisto” è nata due anni fa, in un periodo molto difficile per la cultura del Vomero (anzi di Napoli) che aveva visto chiudere le sue storiche librerie. Dopo la sua nascita, il Vomero ha visto effettivamente una ripresa culturale che ha portato, ad esempio, alla Mooks di Piazza Vanvitelli. Probabilmente la Mooks ci sarebbe stata comunque, da un punto di vista economico, ma quello che ha fatto “iocisto” è l’aver dato vita a un ambiente, un movimento, un fermento cittadino verso la cultura che è tangibile che ha plasmato, in positivo, la popolazione in questi due anni e avvicinandola non solo ai libri.
Ecco perché il 21 luglio non è stato solo l’anniversario della libreria diretta da Alberto Della Sala (con tanti soci, volontari e simpatizzati). È quasi una data simbolo di rinascita per un quartiere che ha tornato ad avere voce in capitolo nell’ambito della cultura e che, per la cultura, è diventato un polo attrattivo locale e nazionale. Chi viene a Napoli, passa per “iocisto” per presentare il proprio libro o incontrare il pubblico, molte volte preferendo la piccola (per capienza) sala vomerese alla Feltrinelli di Piazza dei Martiri (che pure ha festeggiato poco tempo fa i 15 anni), con le manifestazioni che si fanno grandi eventi esterni durante il periodo primaverile-estivo. E come ogni polo che ha capacità di attrarre, se ne deve fare tesoro