Ci sono testi che non possono prescindere dai loro autori. Ci sono poi personaggi che dividono (il che è sempre un bene). E ci sono infine persone che si dividono dai loro personaggi. C’è un napoletano che è un po’ uomo di cultura e un po’ clubber, un po’ DJ e un po’ giornalista. Checché ne possiate dire o pensare resta un grande comunicatore. Sempre garbato. Sempre sorridente.
“Viva l’Italia, dunque. La Bella Italia. Ergo, signore e signori: Balla Italia!” – Ecco le intenzioni dell’Editore Graus e di Ciro Cacciola, Celebrare l’Italia Unita e ‘danzerina’!
Balla Italia! Non poteva che scriverlo lui: Ciro Cacciola / DJ Cerchietto. Nell’anno delle celebrazioni per l’Unità d’Italia ha radunato le “canzonette” nazionali a partire dal 1861 (perlopiù però del Novecento)! Una lunga compilation di carta, un party per festeggiare con consapevolezza popolare la nostra italianità. Un piccolo libro con la preziosa e confidenziale prefazione di Arbore e la lucida postfazione rigogliosa di spunti evocativi di Marisa Laurito.
Dovevano essere centocinquanta, ma meglio abbondare, le canzoni di questa playlist che viaggia sull’onda della nostalgia e del divertimento, un excursus nell’identità che gioca con la nostra voglia di ballare e sorridere e con il coraggio di riconoscerci anche e soprattutto in ciò che ci fa ballare e che ha fatto ballare pure tutte le generazioni italiane, ma in molti casi non solo, che ci hanno preceduto. Da Fred Bongusto a Giuni Russo, da Vinicio Capossela alle Sorella Bandiera, dal Trio Lescano a Jovanotti, dal Blu dipinto di blu al Va’ pensiero… Il merito di questo libriccino sta proprio nell’insieme che ottiene senza dubbio il fine desiderato senza essere affatto pretenzioso. Aprirne una pagina a caso può diventare un tuffo in una stagione come anche una riflessione in una sezione socioculturale ad ampio spettro: tutta lasciata al lettore.
(In foto la presentazione del libro alla Fnac di Napoli, marzo2012)