Quest’anno la Mostra del Cinema di Venezia compie 70 anni. Oggi l’inaugurazione con un film realizzato nel cuore della nostra Napoli, per la precisione a piazza del Gesù negli studi della Mad Entertainment. Il film è un lungometraggio di animazione (l’animazione, fra l’altro sarà molto presente a Venezia grazie alla pellicola Si alza il vento di Hayao Miyazaki e l’ultimo film del Capitan Harlock di Leiji Matsumoto): si intitola L’arte della felicità ed è diretto dal giovanissimo regista e fumettista Alessandro Rak.
Il film non concorre a vincere il Leone d’oro ma apre la 28° Settimana Internazionale della Critica (SIC): al centro della storia un tassista, scontento della propria vita e frustrato per non aver avuto l’occasione di fare parte del mondo della musica, che cerca la propria strada verso la felicità.
Aspettiamo tutti che il film esca nelle sale alla fine di quest’anno: per il momento vi consiglio di assistere ad un trailer http://www.youtube.com/watch?v=jAT9WpLe4mI da cui si capisce che il film è, dal punto di vista dell’animazione, molto ben fatto e molto curato.
Il film è prodotto da Luciano Stella per Big Sur in collaborazione con Mad Entertainment, Rai Cinema e Cinecittà Luce, in associazione con Aleteia Communication e Romagnosi 2000. Particolare importanza è data alla colonna musicale affidata ad Antonio Fresa e Luigi Scialdone coadiuvati dal meglio dei musicisti partenopei tra cui Joe Barbieri, Dario Sansone e Luca Di Maio. Tra le voci scelte per doppiare i personaggi de L’arte della felicità anche volti noti dello spettacolo all’ombra del Vesuvio, Nando Paone, Lucio Allocca e Riccardo Polizzy Carbonelli. «Un’operazione inedita in Italia – racconta Luciano Stella – Napoli è la prima a produrre questo genere di film d’animazione per adulti. «Una Napoli tutta disegnata anche in maniera onirica molto forte – continua uno dei fondatori del Mad (musica, animazione e documentari) Entertainment – un film tutto prodotto da giovani napoletani». «Quasi 70 ragazzi tra animatori disegnatori ed esperti d’informatica – conclude Stella – quindi anche un’esperienza molto bella umanamente e produttivamente».
Probabilmente un esperimento pilota per rifondare il Cinema d’Animazione italiano che da trent’anni a questa parte (a parte alcuni lungometraggi di Enzo d’Alò, anch’egli napoletano) non ha prodotto molto.
[foto: http://www.sicvenezia.it]