di Tiziana Paladini
Sono passati poco più di due anni dalla morte di Pino Daniele e nelle sale cinematografiche è arrivato il film documentario di Giorgio Verdelli: Pino Daniele. Il Tempo Resterà, una produzione Sudovest con Rai Cinema, distribuito in esclusiva da Nexo Digital in collaborazione con i media partner Radio DEEJAY e MyMovies.it nei giorni 20, 21 e 22 marzo. Il film è stato proiettato in anteprima al Teatro San Carlo di Napoli il 19 marzo, giorno del compleanno di Pino Daniele.
Per la realizzazione del film sono stati fondamentali il supporto e il contributo di Alessandro Daniele, figlio di Pino, e la pazienza certosina del regista, che ha selezionato moltissimo materiale, spesso inedito.
Il viaggio che ci regala Verdelli con questo film è davvero un viaggio emozionale: lo spettatore percorre i luoghi della Napoli di Pino, delle mille Napoli, dal Vomero a Scampia, attraverso i racconti di tanti compagni di viaggio, primi fra tutti i musicisti che con Pino hanno condiviso innumerevoli e straordinarie esperienze: Joe Amoruso, Tony Esposito, Tullio De Piscopo, James Senese, Rino Zurzolo. Una parte del viaggio è proprio con loro, la storica band di Vaimò, il tour che Pino fece nel 1981 a bordo di un pullman, e che il gruppo replicò nel 2008.
È un’emozione grande ascoltare la voce di Pino Daniele (supportata da quelle di Enzo Decaro e di Claudio Amendola) come voce narrante di un percorso artistico che va dagli anni ’70 fino agli ultimi concerti.
Il film di Verdelli è costruito ad arte, alternando momenti delle prime esibizioni di Pino fino a quelle più recenti, raccontate dallo stesso Pino o da chi gli è stato accanto.
Le testimonianze, tante, diversificate, raccontanotutte sapientemente e con semplicità lo straordinario talento musicale e l’umanità di Pino Daniele: si passa dai ricordi di Fausta Vetere e Claudio Sfogli (Nuova Compagnia di Canto popolare), a quelli di Massimo Ranieri e Renzo Arbore, e poi Ezio Bosso, Stefano Bollani, Enzo Gragnaniello, Jovanotti, Eric Clapton, Maurizio De Giovanni, Peppe Lanzetta, Massimo Ranieri, Vasco Rossi, Giuliano Sangiorgi, Daniele Sanzone.
E non può mancare, naturalmente, un ricordo bellissimo, inedito, di un momento con Massimo Troisi, commentato da Gaetano Daniele sulla genesi della meravigliosa Quando, scritta per il film Pensavo fosse amore, invece era un calesse.
Degna di nota, in coda al film, la versione inedita di una delle canzoni più belle di Pino, Qualcosa arriverà, realizzata da giovani musicisti coinvolti dal Pino Daniele Trus Onlus[1].
Questo film è un degno tributo a quello che è l’opera di Pino Daniele, a quello che significa per la storia della musica napoletana, italiana e mondiale; un talento che è riuscito a contaminare e riunire intere generazioni che sentono e continueranno a sentire la mancanza di questo immenso artista.
Nel film Pino dice che noi andremo via e il tempo resterà: non è vero, anche lui resterà.
[1]I brani sono stati eseguiti dell’Orchestra Nazionale dei Conservatori, in collaborazione con i giovani dell’Orchestra Filarmonica di Benevento, diretti dal M° Gianluca Podio (fonte: http://www.pinodanieletrustonlus.org/site/)