Arricchito del solo trailer e di alcune sequenze espunte dal montaggio definitivo (che conta ben 172 minuti di immagini), approda in dvd Lucky Red distribuito da CG Home Video (€ 14,99), La vita di Adele, Palma d’oro a Cannes 2013 e tra i film-chiave dell’intera annata cinematografica.
Accompagnato alla presentazione festivaliera e all’uscita (breve) nelle sale dallo scandalo per le esplicite sequenze di sesso lesbico tra le due protagoniste (Adèle Exarchopoulos e Léa Seydoux, superlative e giustamente premiate a Cannes anche per l’interpretazione), La vita di Adele segna il ritorno al cinema del franco-tunisino Abdellatif Kechiche dopo la controversa prova di Vénus noire (2010), con la materia che egli padroneggia meglio: il fragile universo dell’adolescenza con le sue contraddizioni. Adèle è una diciassettenne intelligente ed inquieta che ha una ferma convinzione nella vita: le femmine stanno con i maschi; ma l’incontro con la carismatica Emma, studentessa di belle arti di qualche anno più grande di lei, le farà cambiare idea, rivelandole la sua vera identità sessuale…
Quasi tre ore di durata bastano appena a Kechiche per dipanare l’intricata matassa dell’evoluzione sentimentale e sessuale della protagonista, attraverso lo stile di regia cui egli ci ha abituati: una macchina da presa mobilissima, che si intuisce usata spesso a mano, un uso insistito dei primi piani che sta addosso ai personaggi, facendo della camera quasi un personaggio supplementare che li spinge a prendere coscienza di sé stessi, un montaggio nervoso e fratto, luci d’inverno colte nella loro crepuscolare naturalezza; la lunga sequenza di amplesso tra le protagoniste risulta funzionale allo svolgimento psicologico e sentimentale del plot, ed è un brano di cinema tra i più realistici, naturali e meno volgari che siano mai stati girati, con notevole exploit di adesione fisica da parte delle attrici, che si rivelano performer totali); l’adesione simpatetica del regista alle vicende delle sue protagoniste è totale, il racconto dell’amore e il discorso sull’identità sessuale appaiono quanto di più sincero e meno ipocrita si possa concepire. La vita di Adele è un film tenero e crudele, implacabile e pietoso, che racconta qualcosa di universale sulla fenomenologia di tutti i rapporti amorosi, vale a dire sull’uomo di ogni tempo e luogo.
La scheda del film: http://www.cghv.it/film-dvd/La-vita-di-Adele/f35185