Tre grandi artisti napoletani – due di nascita, uno di adozione – scomparsi a 10 anni di distanza l’uno dall’altro, rispettivamente nel 1974, 1984 e 1994: Vittorio De Sica, Eduardo De Filippo e Massimo Troisi, tre campioni indiscussi di una napoletanità moderna ed universale che la XVI edizione del Napoli Film Festival (29 settembre – 8 ottobre 2014) omaggia con incontri e proiezioni.
Il Festival, che si svolge anche quest’anno in varie sedi – i cinema Metropolitan e Vittoria, l’Istituto di Cultura Francese, l’Instituto Cervantes e il Pan – propone retrospettive anche sul maestro francese Alain Resnais recentemente scomparso (“Hiroshima mon amour”, “L’anno scorso a Marienbad”, “Mio zio d’America” e “Mélo”), sul periodo giovanile di Roman Polanski (oltre ai corti, “Repulsion”, “Il coltello nell’acqua” e “Cul-de-Sac”), su Michelangelo Antonioni per il cinquantenario del suo capolavoro Deserto Rosso, sui Marx Brothers, sui cineasti spagnoli Julio Medem e Pablo Berger, sui francesi contemporanei Arthur Harari e Justine Triet.
Ovviamente, come di consueto, il Festival presentare le tradizionali sezioni del concorso Europa Mediterraneo, Schermo Napoli, Schermo Napoli Doc, Fotogrammi, oltre alle sezioni dedicate ai cortometraggi, al web, al mondo della scuola.
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