EffettoNapoli - Logo Esteso
Newsletter

Cinema

Montemarano, partono le riprese del film “Due euro l’ora”

Nel cast Peppe Servillo, Giulia Baffi e Paolo Gasparini. Opera prima del regista Andrea D’Ambrosio. Prodotto da Enzo Porcelli per Achab Film

Le riprese inizieranno mercoledì 17 settembre 2014 nel paese irpino.

Andrea_D'Ambrosio [cs] – Tutto pronto a Montemarano, paese nel cuore dell’Irpinia conosciuto per i vini eccellenti e il rito antico del Carnevale, per il primo ciak, previsto mercoledì 17 settembre, del film «Due euro l’ora», con la regia di Andrea D’Ambrosio (foto), autore anche della sceneggiatura scritta con Donata Carelli. Le riprese del lungometraggio, che sarà realizzato col contributo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e in collaborazione con Rai Cinema, si protrarranno fino al 10 ottobre nei luoghi più suggestivi della comunità montemaranese. D’Ambrosio, per la sua opera prima, ha scelto un cast d’eccezione di cui fanno parte Peppe Servillo, Chiara Baffi, Paolo Gasparini, Alessandra Mascarucci, Massimo De Matteo, Patrizia Di Martino, Marianna Mercurio, Antonella Morea, Davide Schiavo, Peppe Miale, Lello Serao e Lorena Leone, e con la partecipazione, per la prima volta sullo schermo, della top model americana di origine ucraina Alyona Osmanova.

Il film racconta, in un paese del Sud Italia, la storia di due donne che cercano, attraverso il lavoro, un riscatto della loro condizione sociale, ma anche gli affetti familiari che sono loro mancati e l’amore della vita.

«Sono molto contento di realizzare questo film – sostiene il produttore Enzo Porcelli in un luogo bellissimo e ancora poco conosciuto, Montemarano, dove abbiamo trovato una cittadinanza ed un’amministrazione che con la loro collaborazione ci hanno aiutato a risolvere i tanti problemi legati alla produzione del film».

«Dopo i rifiuti di ‘Biutiful Cauntri’ – afferma il regista Andrea D’Ambrosio – racconto il lavoro, soprattutto quei lavori che si è costretti a fare per le condizioni di disagio e di difficoltà che vive il sud e ormai l’intero paese. Ho scritto questa storia insieme a Donata Carelli, dopo la morte in un materassificio di due operaie, di cui una era minorenne. Abbiamo preso spunto da questo episodio per raccontare una storia universale che possa dare anche una speranza a chi insieme al lavoro cerca una vita diversa. In questo mio primo lungometraggio c’è il lavoro di anni, ci sono porte in faccia e il sacrificio di un cinema sempre più difficile da fare, c’è il percorso fatto coi miei documentari e per me – dice D’Ambrosio – esordire con un produttore come Enzo Porcelli, che ha prodotto i film di Manoel de Oliveira e di Gianni Amelio, è motivo di grande orgoglio».

Trama

In un paese del Mezzogiorno che stenta a crescere, le vite di due donne distanti per anni, esperienze e interessi si incontrano per caso. Rosa è una ragazzina di 17 anni, recalcitrante e aggrappata a un amore adolescenziale che la porta lontano da tutto. Gladys di anni ne ha 45, è tornata dal Venezuela con un pugno di mosche in mano, è nubile e si rompe la schiena a lavorare perché ha rinunciato a tutti suoi sogni. In un sottoscala umido e fatiscente, vessate da un datore di lavoro rozzo e manesco, Rosa e Gladys confezionano tute sportive. Tutto per due euro l’ora. Sullo sfondo della vita del paese, tra bar, gratta e vinci e lavoratori precari, Rosa e Gladys tornano a sperare, a ridere, ad amare. Un incendio, però, le sorprenderà in un giorno come tanti…

Da mercoledì 17 settembre sarà possibile seguire il diario dal set del film “Due euro l’ora” sulla pagina facebook “Due euro l’ora” all’indirizzo www.facebook.com/dueeurolora

[Foto: Ufficio Stampa Iuppiter Group]

●●●

Condividi:
Ricevi aggiornamenti
Notificami
guest
0 Commenti
Visualizza dal primo commento
Visualizza dall'ultimo commento Visualizza prima i commenti più votati
Inline Feedback
Visualizza tutti i commenti

Newsletter

Resta aggiornato ogni settimana sui nostri ultimi articoli e sulle notizie più interessanti dal nostro blog.
Privacy Policy

Google reCaptcha: chiave del sito non valida.