Oggi al Teatro Augusteo è stato presentato il documentario di Marcello Sannino “La seconda natura”. Il film gira attorno alla figura dell’avvocato Gerardo Marotta, dal dopoguerra uno dei protagonisti della vita culturale e filosofica italiana. In una Napoli un tempo capitale del pensiero, Marotta continua a lottare ogni giorno con pervicacia dalla sede dell’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici per un’altra idea di Meridione e d’Italia.
La seconda natura cui fa riferimento il titolo non è quella ferina, ma è quella che gli uomini acquisiscono vivendo. L’uomo diventa tale solo vivendo. Si affranca dalla sua ferinità solo forgiandosi come uomo e scoprendo la sua seconda natura, come diceva Hegel, filosofo di riferimento dell’avvocato.
Nell’epoca dei tagli alla cultura Marotta è una sorta di eroe dei nostri tempi, si è venduto tutto pur di pagare l’affitto dei locali per mantenere la biblioteca. Adesso i libri sono in più capannoni e, purtoppo, oggetto di razzie e vandalismi. Nel documentario vi è la presenza di intellettuali quali Marc Fumaroli, Edgar Morin, Hans Georg Gadamer, Irvin Lavin ed è presente il segretario dell’Istituto, Antonio Gargano. Il documentario ci mostra l’attività quotiana di Gerardo Marotta, oramai quasi novantenne, che non ha ancora smesso di darsi da fare per le attività dell’Istituto e per l’Assise per Napoli e per il Mezzogiorno d’Italia. Gli occhi s’illuminano e il cuore gli batte ancora forte quanto alla platea di un Augusteo gremito di giovani ragazzi e ragazze si rivolge quasi come un padre affinché le nuove generazioni facciano propri gli ideali della gloriosa repubblica partenopea del 1799 e si battano per lo Stato (che per lui è fondamentale e che non deve andare estinguendosi, dice, come ammoniva Carl Marx, dato che si è laureato con una tesi in filosofia del diritto dal titolo La concezione dello Stato nel pensiero della filosofia tedesca e nella sinistra hegeliana) e per la Cultura. Lui che la battaglia per il Sapere l’ha fatta già in quel lontano 1975 in cui con Elena Croce, figlia del famoso filosofo Benedetto Croce e con Giovanni Pugliese Caratelli fonda l’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, fortemente voluto anche dall’allora Presidente dell’Accademia dei Lincei, Enrico Cerulli.
Da lì una serie di iniziative, seminari gratuiti, incontri per gli amanti dei più disparati rami del Sapere e scuole estive di alta formazione sono stati i principali elementi della politica di formazione dei giovani volute da chi , insieme a Gerardo Marotta, ha gestito l’Istituto.
Marotta alla fine della proiezione, insieme al regista Marcello Sannino e l’ex assessore alla Cultura Antonella Di Nocera, ha tenuto un breve discorso su quanto sia importante che i giovani si costituiscano in Accademie e combattano in nome di un nuovo Umanesimo mentre la platea, con applausi sentiti e scroscianti lo interrompe più di una volta. Segnale positivo: forse l’istanza di un rinnovamento, sia sul piano culturale sia sul piano politico è, a tutt’oggi, una istanza fortemente sentita dai giovanissimi. Spesso, troppo spesso, ritratti come teste vuote e senza ideali.