Due dei migliori film italiani della scorsa annata cinematografica sono stati realizzati in Sardegna, da registi sardi: a tenere alta la tradizione cinematografica di una terra selvaggia e bellissima, tradizione iniziata nel muto (si pensi a Cenere, unico film di Eleonora Duse, da Grazia Deledda o a Cainà di Gennaro Righelli, con Maria Jacobini) sono stati Salvatore Mereu con Bellas Mariposas e Giovanni Columbu con Su Re, ora entrambi in dvd per iniziativa di CG Home Video (€ 14,99 e € 12,99).
Tratto dall’omonimo racconto dello scrittore isolano Sergio Atzeni e presentato alla Mostra di Venezia del 2012, Bellas Mariposas («belle farfalle», ma anche «fanciulle» in sardo, con evidente prestito ispanico) è il film più ambizioso dell’autore di Ballo a tre passi e Sonetàula: Mereu sceglie con coraggio di utilizzare, per questo anomalo racconto di formazione, il punto di vista “in soggettiva” della protagonista Cate, una bambina di 11 anni che vive alla periferia di Cagliari in una famiglia a dir poco disfunzionale, con un padre “pezzemmerda”, l’amica Luna, il fidanzatino Gigi insidiato dal fratello bullo di lei, Tonio, in una vicenda da toni a volte surreali (c’è Micaela Ramazzotti in versione “fatina”) a volte iperrealisti, concentrata nell’arco di una sola giornata e narrata fuori campo (a volte anche “dentro”, con tanto di ammiccamenti diretti alla macchina da presa) da Cate; ne viene fuori una storia di adolescenza meridionale tenera e crudele a un tempo, senza pregiudizi e stereotipi, sebbene con qualche caduta di stile nel sottolineare alcuni risvolti sessuali della vicenda. Il dvd è arricchito dei trailer e di un documentario realizzato sul set del film, “Falena”. Ottime le giovanissime attrici Sara Podda e Maya Mulas, dirette con libertà e sicurezza da Mereu. Pulito il riversamento digitale, specie nella resa della bella fotografia in esterni (di Massimo Foletti).
Su Re, una delle rivelazioni del cinema indipendente italiano degli ultimi anni, mette in scena i racconti evangelici immergendoli nei brulli paesaggi sardi e affidandoli a non-attori che recitano nell’aspro dialetto sardo: Giovanni Columbu, autore anche di sceneggiatura e montaggio, indovina un’operazione di alto valore estetico e spirituale, aggiornando la lezione che fu del Pasolini del Vangelo secondo Matteo (ma, più in generale, del Pasolini del periodo primitivistico-psicologico, Da Edipo re a Porcile, per intenderci) come il grande esempio dei pittori del Rinascimento che ambientavano le storie di Cristo nella loro epoca: il racconto della Passione di Cristo (che ha il volto credibile – sicuro e atterrito – di Fiorenzo Mattu, forse il migliore Cristo cinematografico italiano degli ultimi anni), dipanandosi tra desolati orridi naturali, abbacinanti declivi e «calvi picchi» di montaliana memoria, restituisce tutto il senso di una vicenda senza tempo, seminale nella cultura occidentale, non solo di quella cristiana, arricchendola di una lingua che è essa stessa racconto (in cui emerge la millenaria tradizione dei «misteri» e delle «passioni» della Settimana Santa). Alla riuscita dell’opera contribuiscono la livida e tagliente fotografia, in colori quasi desaturati, e il montaggio sapiente e calibrato, che dona al film un respiro ora disteso ora ansante.
Nei panni di Caifa, appare lo scrittore e glottologo Gavino Ledda, autore dell’autobiografico Padre padrone portato al cinema dai fratelli Taviani nel 1977 (ed è un curioso gioco di coincidenze che Su Re sia stato distribuito nelle sale dalla Sacher di Nanni Moretti, che in Padre Padrone recitava un piccolo ruolo). Anche in questo caso, minuzioso lavoro di trasferimento su supporto digitale. Extra: trailer, i provini (con gli attori che vengono provati in ruoli diversi) e un making of sulla prima settimana di riprese.
Per info:
http://www.cghv.it/film-dvd/Bellas-Mariposas/f20784
http://www.cghv.it/film-dvd/Su-Re/f20792