Rivisti a distanza di 35 anni il primo, di quasi 20 anni il secondo, Nel regno di Napoli di Werner Schroeter (1978) e L’amore molesto di Mario Martone (1995), di recente nuovamente disponibili al grande pubblico grazie alla distribuzione di CG Home Video, offrono due spaccati sui generis della vita italiana dal Dopoguerra a Mani Pulite, attraverso due “racconti” della città di Napoli diversi ma in un certo senso complementari.
Attraverso le vicende della proletaria famiglia Pagano, Nel regno di Napoli ripercorre più di trent’anni di vita italiana dal Dopoguerra agli Anni di Piombo, attraverso una messa in scena straniata, brechtiana (esemplare in questo senso l’uso delle didascalie cronologiche e del commento fuori campo, “montati” su freezy frame che si imprimono per contiguità o contrasto con le situazioni narrate) che Schroeter (una delle voci più appartate del Nuovo Cinema Tedesco, qui alla prima delle sue due opere “italiane” prima di Palermo o Wolfsburg scritto con Giuseppe Fava) imbastisce con una singolare algidità che reagisce con il “calore” della materia narrata, con uno sguardo entomologico che guarda agli individui come formiche-ingranaggio nel meccanismo della Storia; dall’orrore della guerra, la fame, la miseria – riscattate dalle Quattro Giornate – alle prime elezioni repubblicane, alla guerra fredda, dal feroce antagonismo ideologico tra comunismo e capitalismo alla Nuova Frontiera kennediana, per finire con le prime avvisaglie del “riflusso”, Nel regno di Napoli insegue la città dentro scorci riconoscibili ma in qualche modo nello stesso tempo astratti (Il Porto, la Galleria, il Plebiscito), attraversati da una sorta di surrealismo folkloristico e da un velo di fellinismo (vedi il personaggio della prostituta francese), con una fotografia iperrealista che mette insieme “il neorealismo italiano e l’espressionismo germanico” (Morandini). Con Cristina Donadio, Ida Di Benedetto, Patrizio Rispo, tutti agli esordi.
In edizione priva di extra ma di buona qualità di riversamento (€ 7,99).
Film-simbolo del cinema italiano degli anni ’90, torna in home video (€ 9,99) L’amore molesto, in un’edizione curatissima e ricca di contenuti extra: tratto dal bel romanzo di Elena Ferrante (in traccia ROM, il carteggio tra lei e Mario Martone), il film ruota intorno alla psicologia di Delia (una strepitosa Anna Bonaiuto), disegnatrice napoletana che vive a Bologna, e al suo problematico rapporto con la madre, Amalia (Licia Maglietta da giovane, Angela Luce da anziana), donna solare e carnale: il ritorno a Napoli di Delia per scoprire le cause della misteriosa morte della madre avvierà un doloroso processo di confronto con la figura materna e con i fantasmi del passato…
Ma al centro dell’opera c’è la “fotografia” in presa diretta della Napoli del “falso movimento” (così si chiamava il Gruppo teatrale fondato nel 1977 da Martone) del “Rinascimento” bassoliniano e del G7, colta da un Martone in stato di grazia coadiuvato dalla umorale fotografia del maestro Bigazzi: una Napoli liquida e sfuggente, umida e piovosa, tropicale, che con il suo “amore molesto” respinge e attrae, catturata in interni che trasudano sesso e carne, in esterni che rendono quasi irriconoscibili i luoghi (Piazza Cavour, la Galleria, l’Orto Botanico, via Foria) e che approfondiscono la geografia cinematografica martoniana di Napoli dopo Morte di un matematico napoletano e prima di Teatro di guerra. L’amore molesto parte come un giallo à la Antonioni e fa collidere l’estetica del melodramma con umori da sceneggiata. Film originalissimo e personale, impreziosito in dvd dalle testimonianze di regista (25’), attori (Bonaiuto, 18’) e produttori (Occhipinti, 5’), dal making of diretto dall’aiuto regia Sandro Dionisio (10’), dallo speciale al Festival di Cannes ’95 (dove il film fu presentato, 5’), dal trailer e dal succitato epistolario. Edizione imperdibile per questo capolavoro del cinema contemporaneo.
Per info:
– http://www.cghv.it/film-dvd/Nel-regno-di-Napoli/f6560
– http://www.cghv.it/film-dvd/Lamore-molesto/f35084