Quale potrebbe essere la capitale italiana del fumetto? Se si pensa al fumetto come prodotto editoriale c’è poco da fare: Modena, con la Panini, e Milano, con la Bonelli e la Disney (ora Panini), la fanno da padroni.
Ma se si pensa al fumetto in un altro modo, come arte da apprezzare al pari di quadri, il nostro pensiero va a Lucca, sede del più importante festival italiano e del Museo del Fumetto, e da ormai molto tempo a Napoli. Napoli è a tutti gli effetti la capitale italiana del fumetto inteso come opera d’arte. Lo è grazie al Comicon (insieme a Lucca la più importante manifestazione del settore nel nostro Paese) e ad altre belle realtà che organizzano eventi di grande fascino, di ampio respiro, di risonanza vera.
Il Comicon, ad esempio, già nelle scorse edizioni ci aveva regalato bellissime mostre su Bonelli, Diabolik, Topolino in occasione del numero 3000, con altrettanti pregevoli cataloghi. Nel 2014, cambiando sede dell’esposizione dal PAN alla Mostra d’Oltremare, celebra i 90 anni de “Il Giornalino”, testata che ha fatto la storia del fumetto italiano, senza contare le varie altre mostre allestite durante i giorni del festival dal 1 al 4 maggio.
In occasione dei 40 anni del “Lupo Alberto” di Silver e dei 50 della “Mafalda” di Quino, è possibile visitare, già dal 18 marzo, i percorsi omaggio organizzati presso il Castel dell’Ovo dall’Associazione Culturale Kolibrì, già responsabile tempo fa di una bella mostra dedicata a Mordillo.
A questi, ora si aggiunge, la Galleria HdE, la stessa che aveva portato a Napoli le tavole di Guido Crepax e i disegni di Emanuele Luzzati, che presenta un’esposizione sulla “Pimpa” di Altan, sino al 29 aprile, con il grande disegnatore presente alla giornata inaugurale.
Un’ulteriore conferma di Napoli come capitale italiana del fumetto come arte.
[Foto: shop.comicon.it ; hdestudio.com]