Pietro Tatafiore è (in tutti i sensi) un figlio d’arte. E’, infatti, figlio di quell’Ernesto Tatafiore che passerà per i suoi quadri e per la sue sculture nella storia della nostra città. Pietro ha deciso di seguire le stesse orme del padre. Infatti da un po’ di tempo ha aperto una galleria d’arte al centro storico, a via Diomede Carafa 121, la 1OPERA GALLERY, dove spesso ospita opere d’arte e installazioni di altri artisti. Da oggi la sua galleria ne ospiterà due di un’artista bulgaro d’adozione americana Konstantin K. Zlatev , il quale arriva a Napoli per una personale. Le due opere sono: The Last Gun , che ha vinto il premio Arte Laguna nel 2013, una meraviglia di ingegneria che esegue la colonna sonora de Lultimo dei mohicani attraverso le canne di un fucile da caccia e The Street Musician, un mix di disegno industriale, musica e robotica che deforma la tradizione bulgara del Kaval, il flauto caro ai pastori delle montagne bulgare. Queste opere verranno presentate al pubblico italiano, a partire da oggi. Sono istallazioni di fortissimo impatto emotivo. Zlatev ci mette di fronte al problema del rapporto sempre molto complesso fra tradizione e innovazione, fra vecchio e nuovo, fra mondo rurale (quello dei pastori) e il mondo dell’industria, della tekné. Un tema, questo, che non smette mai di affascinare poeti, artisti ed intellettuali.
Per info: http://www.1opera.it/ (foto).