“Questo lavoro che ha portato all’edizione delle Opere scelte nasce da un mondo di rapporti napoletani”. Così spiega Maria Teresa Giavieri nel suo intervento in occasione della presentazione delle Opere scelte di Paul Valéry, pubblicato nei Meridiani Mondadori e al centro di un incontro a Palazzo Du Mesnil (Università L’Orientale) il 15 dicembre, organizzato da Anna Cerbo e coordinato dal filosofo Aldo Trione. Dal 1997 al 2008, Professore Ordinario proprio a L’Orientale, Maria Teresa Giavieri ricorda infatti come gran parte di quelli che hanno lavorato all’edizione da lei curata abbiano strette relazioni con Napoli.
Il risultato è un Meridiano che raccoglie una scelta di testi di Valéry suddivisi in sezioni per genere letterario. La poesia è presente con i grandi testi, ma anche con le poesie giovanili e poesie finora ignote e ritrovate nella corrispondenza con gli amici. Si aggiungono le sezioni di prosa poetica, i grandi dialoghi, il teatro e un’ampia sezione di saggistica. Quindi i “Modelli e strumenti del pensiero” con il celebre “Monsieur Teste”, “Leonardo da Vinci”, i “Quaderni”, il suo “Corso di Poetica” al Collège de France e finora inedito.
“Nell’organizzazione del volume, delle sezioni e delle traduzioni, ho lavorato su come Valéry ha costruito se stesso”, afferma la curatrice.
Ma al di là del Meridiano, che è di per sé un prodotto di grande valore culturale, la presentazione a Palazzo Du Mesnil ha rappresentato un evento di grande interesse per come si è configurato. Una presentazione accademica volutamente atipica che alle relazioni frontali di chi è al di là del tavolo ha preferito lo scambio di idee con il folto pubblico in sala. Si è creata in tal modo una fitta rete di interventi (anche questi di alto livello come le parole dei “relatori ufficiali”) che si sono focalizzati sul lavoro e sulla produzione di Valéry, ma allo stesso tempo hanno allargato il campo di indagine e di dibattito, rendendo il tutto vivo, intrigante e intellettualmente fertile. Come giusto e soprattutto bello che sia.