Lo scorso 11 settembre, alle ore 19:00, nella suggestiva Casa di Massimo Troisi, l’attore e regista napoletano – di formazione, perché irpino di nascita – Renato Carpentieri (nella foto al centro con Luigi Troisi e Giorgio Zinno) ha ricevuto dal fratello di Massimo, Luigi, un meritatissimo premio alla carriera. La premiazione è avvenuta all’interno della rassegna, organizzata da Circolo Massimo, con la partecipazione delle associazioni Arcoscenico, A Casa di Massimo Troisi e Il Teatro Cerca Casa.
Carpentieri ha speso una vita per il teatro classico, ma è noto al grande pubblico anche per le partecipazioni ai film d’autore (ha collaborato, fra gli altri, con registi come Gabriele Salvatores, Mario Martone, Pappi Corsicato, Nanni Moretti e i fratelli Taviani) e alle fiction televisive, tra cui la prima storica stagione de La Squadra, accanto a Gaetano Amato e Massimo Bonetti, dove intrepretava il vicequestore Valerio Cafasso. Carpentieri ha una solida formazione teatrale alle spalle, attività a cui si è dedicato alacremente fin dalla prima metà degli anni Settanta. Ha partecipato a una serie di seminari con il Living Theatre, ha collaborato a riviste di poesia, scritto libri e partecipato a innumerevoli festival di cinema e teatro.
Una carriera molto intensa e piena, dunque, da sempre aperta a innumerevoli sollecitazioni diverse. L’artista, alla presenza di Luigi Troisi e del Sindaco di San Giorgio a Cremano Giorgio Zinno (che ha definito Carpentieri portatore di “buona cultura”), si è detto molto contento del premio ricevuto e ha analizzato un po’ la situazione del panorama attoriale italiano, definendo l’attore attuale come una figura mercenaria pronta a tutto ma senza particolare personalità e il panorama culturale come un’entità immobile, quasi cristallizzata, soprattutto in Campania, dove l’organizzazione teatrale è gestita da un piccolo gruppo di persone e davvero poche novità vengono offerte al pubblico. La premiazione è stata comunque molto sentita da tutti. E, provando a essere meno drastici, concludiamo sperando che arrivi un nuovo vento di passioni, magari proprio nel segno della corposa eredità lasciataci dal grande Massimo Troisi.
[Photo: Pagina FB di A casa di Massimo Troisi]