È uscito in questi giorni in DVD l’ultimo lavoro dei due registi romani Marco e Antonio Manetti (più noti come Manetti Bros.), Song’ e Napule, oltre un anno fa nelle sale. Famosi come autori di videoclip – hanno firmato la regia di clip di artisti come Alex Britti, Max Pezzali e Sergio Cammariere, fra gli altri – , di corti per la Tv e di film di genere, sono molto più conosciuti per la collaborazione con Carlo Verdone e la regia de L’Ispettore Coliandro, il poliziotto sgangherato nato dalla penna di Carlo Lucarelli e accuratamente impersonato dall’attore napoletano Giampaolo Morelli, loro attore di culto, presente infatti anche in questo film.
Song’ e Napule, una commedia che intreccia poliziesco e “musicarello”, attraverso la storia di Pino Dinamite, nome d’arte di un poliziotto infiltrato in un gruppo neomelodico capitanato da Lollo Love (Morelli), esplora i soliti temi di camorra, sistemi delinquenziali e malavita alleggerendoli con una storia “contaminata” fatta di musica e criminalità attorcigliate. La trama è, forse, un po’ scontata, ma per i Manetti, autori di un cinema colorato e “fumettoso” non è parte centrale del racconto. Sono altri gli elementi pop che accendono la visione: il ritmo incalzante, le inflessioni vocali degli attori, le inquadrature aggressive che veleggiano fra primi piani stretti e dettagli di urbanistica, le sequenze velocissime, il caricaturale e il grottesco popolare, oltre a un’ambientazione para anni Settanta e all’occhiolino a certi codici televisivi.
Protagonisti, oltre a Giampaolo Morelli, sono Paolo Sassanelli, Alessandro Roja, Franco Ricciardi, Carlo Buccirosso, Peppe Servillo, Serena Rossi e una sorpresa, l’ottimo Antonio Pennarella. Franco Ricciardi, che nel film interpreta il boss Scornaienco, è davvero uno dei cantanti neomelodici napoletani più famosi. Sua l’interpretazione della colonna sonora dei titoli di testa Si mo dicive primme, mentre altri pezzi sono eseguiti dallo stesso Morelli. Un film lieve ma considerevole, visto l’accenno alla rilassatezza degli italici costumi socio-culturali e allo sfruttamento professionale giovanile, dunque un’opera spontanea, robusta, singolare. La storia nasce da un’idea di Giampaolo Morelli, mentre il film è stato prodotto da Luciano, Lea e Dania Martino per Devon Cinematografica con Rai Cinema.
Trailer ufficiale: https://www.youtube.com/watch?v=Jya-AoDUEJM