Il tema è Mediterraneo, per dare uno sguardo al passato con gli occhi del futuro
Sarà inaugurata domani alle 19:00 al MAV (Museo Archeologico Virtuale) di Ercolano la prima edizione del Festival della Memoria, un’interessante e utile novità per il nostro territorio. Ad aprire l’evento, il regista Peter Greenaway che inaugurerà un ciclo di eventi legati al tema Mediterraneo. Per il Forum Universale delle Culture siti UNESCO, il Festival si articolerà in cinque giornate di dialoghi, incontri, spettacoli, installazioni e mostre. Si spazierà dalla letteratura all’archeologia, passando per il cinema fino alla musica.
Ciò che questo Festival ha di originale è un diverso approccio al patrimonio archeologico di una delle città della Campania che hanno tanta storia da raccontare. Si cerca, infatti, di avvicinare il pubblico a qualcosa che non conosce bene o non conosce affatto, come la storia di questa terra, attraverso mezzi tecnologici che, invece, conosce benissimo. Nuovi linguaggi per raccontare la storia e sentirla più vicina, per conoscere la nostra cultura. Tutto ciò è accompagnato, come si è detto, da interventi di grandi ospiti e da proiezioni cinematografiche. L’obiettivo è anche quello di riscoprire e valorizzare la vocazione della città di Ercolano, creando in questo modo un rapporto più stretto fra questa e i suoi cittadini, oltre che una riattivazione del territorio.
L’approccio usato per riscoprire e riscrivere la storia di Ercolano e Pompei è il medesimo degli archeologi, ovvero una mappatura e una perlustrazione dei sottosuoli artistici e il recupero di ciò che è stato dimenticato. Il progetto è inoltre favorevole ad un arricchimento culturale della città di Ercolano.
Dopo l’inaugurazione, nella prima giornata del Festival, seguiranno nella giornata del 18 settembre i colloqui internazionali di archeologia in collaborazione con l’associazione Herculaneum alla presenza di Luigi Lucarelli, Commissario Fondazione Cives, Ciro Cacciola, Direttore MAV e Curatore del Festival con l’introduzione ai Colloqui del Coordinatore Scientifico Christian Biggi. A seguire ci sarà uno spazio dedicato all’architettura e al design con Riccardo Dalisi (ore 18.00), seguito da Sandra Petrignani (ore 19.30) con cui si parlerà di cinema e di Marguerite Duras, con la proiezione in edizione restaurata di Hiroshima Mon amour, diretto nel 1959 da Alain Resnais. Tra i protagonisti di venerdì 19 settembre la scrittrice Antonella Cilento, che alle 18.30 dialogherà con un altro scrittore, Nicola Oddati, sul suo ultimo romanzo Lisario o il piacere infinito delle donne, finalista al premio Strega 2014; e alle 19,30 presso lo spazio eventi al MAV Boris Pahor, centouno anni, il maggiore scrittore sloveno di cittadinanza italiana, che ha raccontato le atrocità dei lager nazisti nel suo capolavoro Necropoli (1990) a confronto con Cristina Battocletti scrittrice e giornalista per parlare della “Memoria dell’orrore”, a cui seguirà un dibattito su Sarajevo, nel centenario del primo conflitto mondiale con la partecipazione di Luigi Mascilli Migliorini, storico, Ovcina Ismert, direttore Biblioteca Sarajevo, Mauro Giancaspro, Biblioteca Nazionale di Napoli. Sabato 20 settembre, tra le altre iniziative, è prevista la lectio magistralis del filosofo Aldo Masullo, ancora sul tema della memoria (ore 10.30); nel pomeriggio l’incontro con Giuseppe Galasso (ore 19.00) e un omaggio al grande musicista e direttore d’orchestra Giorgio Gaslini con una videointervista inedita del Maestro realizzata da Mario Serenellini (ore 20.30). Domenica 21, per la giornata conclusiva, il programma messo a punto da Ciro Cacciola prevede alle ore 11.30 l’incontro con l’attrice iraniana Behi Djanat Ataï, giunta al successo internazionale con il film Pour un istant, la liberté, la cui proiezione è fissata per le 12.30. In serata, infine, il concerto organizzato in collaborazione con il Coro delle Voci bianche del Teatro di San Carlo a cura di Stefania Rinaldi e Luigi Del Prete che si terrà all’interno degli scavi di Ercolano illuminati.
Per tutte le info: http://www.museomav.it/