È partita il 31 maggio (e si concluderà il 12 ottobre) a Villa Fiorentino, Sorrento, la mostra dedicata a uno degli artisti più eclettici di tutti i tempi: Pablo Picasso. Il genio spagnolo, pittore, scultore e litografo, è riconosciuto come uno dei più grandi maestri del XX secolo. Nato a Malaga nel 1881 e scomparso a Mougins, nella Francia provenzale, è stato l’indiscusso protagonista del cubismo (la corrente pittorica, musicale e letteraria avanguardista che si esprimeva fuori da ogni limite offrendo una nuova comprensione della realtà) prima analitico e poi sintetico, ma ha anche attraversato fasi surrealiste e neoclassiche.
La mostra, intitolata Picasso, eclettismo di un genio, racconta il Picasso grafico, quello meno conosciuto, così come il Picasso giovane e quello post cubista. In esposizione, infatti, ci sono 240 incisioni grafiche (parecchie inedite), 24 ceramiche e molte altre opere create dal poliedrico pittore con diverse tecniche e altrettanti stili: pittura, disegno, opere su tela, acqueforti e utilizzo di terracotta e ceramica, fra gli altri materiali. I soggetti rappresentati sono i più diversi, dalla pluralità di figure femminili fino ad alcuni animali bizzarramente rappresentati.
Villa Fiorentino ha già ospitato quest’anno mostre dedicate ad artisti di livello internazionale, seguendo un percorso che ha interessato Aligi Sassu, Mimmo Palladino, Antonio Biasucci, Salvador Dalì e Mario Sironi. Secondo il neuro scienziato olandese Michel Ferrari, all’origine dei quadri cubisti di Picasso ci sarebbe stato un particolare tipo di emicrania: l’aura visiva, disturbo cerebrale di cui soffriva anche un altro celebratissimo pittore, Giorgio De Chirico. Quest’ipotesi, a dire il vero non molto accreditata da altri studiosi, riteneva che la qualità visiva di Picasso avrebbe, in qualche modo, modificato l’effettiva percezione visiva dell’artista, offrendogli una decostruzione della prospettiva che lo avrebbe portato alla produzione di volti tagliati dai particolari sproporzionati e grotteschi e di soggetti spezzati e riassemblati in una forma astratta. L’ultima sua dichiarazione: “Tutto ciò che ho fatto è solo il primo passo di un lungo cammino. Si tratta di un processo preliminare che dovrà svilupparsi più tardi. Le mie opere devono essere viste in relazione tra loro, tenendo sempre conto di ciò che ho fatto e di ciò che sto per fare“.
Picasso, eclettismo di un genio è una mostra esclusiva, l’occasione unica per vedere alcuni gioielli di un grande interprete del Novecento e ritornare in una delle più belle città del nostro sud.
Per info: http://www.fondazionesorrento.com/