“Amo Napoli perché mi ricorda New York, specialmente per i tanti travestiti e per i rifiuti per strada. Come New York è una città che cade a pezzi, e nonostante tutto la gente è felice come quella di New York.”
Sapete chi lo disse? Lo disse il celebre artista americano Andy Warhol. Ma anche Napoli nutre nei riguardi del famoso pittore un grande amore. Tant’é che da venerdì 18 aprile 2014 (fino al 20 luglio) la città ospiterà una mostra al PAN per celebrare uno dei più famosi artisti del Novecento.
Essa sarà dislocata in due piani e avrà complessivamente 180 opere. Il rapporto fra il pittore e Napoli s’istaura nella metà degli anni Settanta quando Warhol stinge amicizia con il gallerista Lucio Amelio. Sarà presente l’opera “Head line walk” che rievoca la prima pagina del quotidiano “Il Mattino” all’indomani del terremoto del 1980, una serie di quadri della serie “Vesuvius” dove il vulcano campano erutta con colori diversi, ma sempre vivissimi.
L’obiettivo della mostra è quello di raccontare anche un po’ di pop art americana partendo dal rapporto che un autorevole esponente di questa corrente artistica aveva con la nostra città, da qui la citazione iniziale che lega Napoli a New York. Il titolo della mostra è “Vetrine” e i primi tre giorni essa sarà gratuita grazie alla sponsorship della Ferrarelle, e crea quattro spazi che raccolgono l’idea del rapporto fra l’artista e i vari mondi commerciali presenti nelle sue opere per poi seguire il legame fra le due città già citate.
Ieri alla presentazione della mostra al Palazzo delle Arti erano presenti l’assessore comunale alla Cultura Nino Daniele, il presidente dell’associazione “Spirale d’idee” (organizzatrice dell’evento, col patrocinio del Comune e del Forum delle Culture) Massimo Ferrarotti e lo stesso curatore Achille Bonito Oliva. Quest’ultimo ha detto che nella società di massa Warhol è una sorta di nuovo Raffaello. “E’ stato uno dei più grandi del Novecento – ha detto il celebre critico – il primo a dare classicità all’oggetto di uso comune, declinandolo in pittura e plasmando di fatto la Pop art”.
Per info e prenotazioni: http://www.mostrawarholnapoli.it/hp/ [foto]