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#fiumeinpiena, la pacifica invasione di Napoli guardando alla Terra dei Fuochi ed alle mobilitazioni a Nord

                                                                terra dei fuochi #stopbiocidio #fiumeinpiena

#fiumeinpiena è ufficialmente “movimento di movimenti”: domani per le strade di Napoli in lotta per #stopbiocidio. Ma la rete di mobilitazione popolare manifesta pure in Val di Susa, a Gradisca ed a Pisa.

L’indicazione sulla piazza per il concentramento è già cambiata: gli organizzatori della manifestazione delle manifestazioni a sostegno delle ragioni del dramma nella Terra dei Fuochi #fiumeinpiena danno l’appuntamento per le 14.30 a piazza Mancini e non più a piazza della Borsa, considerata troppo angusta per la marea umana attesa. #fiumeinpiena, che si definisce movimento pacifico ed apartitico, si mobilita, nella fattispecie, per l’ottenimento di una strategia, di controllo, giuridica e soprattutto politica, di reale scoraggiamento delle pratiche degli sversamenti di rifiuti illeciti e dei roghi tossici, pratiche di business malavitoso e come tali complesse e fondate sull’iniziativa di numerosi attori e sul buon funzionamento di altrettante connessioni tra essi. Ed è alla politica che il movimento della coalizione di #stopbiocidio chiede bonifiche e progetti di gestione del ciclo dei rifiuti che guardino al futuro ed al confronto con le realtà virtuose del resto d’Europa: differenziata e recupero dei materiali, opzioni di rieducazione ecologica e civile dei popoli in luogo delle soluzioni temporanee, ed altamente permeabili dalle realtà malavitose, costituite dalle differenziate “zoppe”, dalle discariche, dagli inceneritori se implementati sic et simpliciter e non come ultima tappa di un ciclo virtuoso di gestione dei rifiuti. E mentre #stopbiocidio scende in strada nel nome del diritto alla vita della terra e delle persone, sono altri tre i teatri di mobilitazione civile là dove i diritti appaiono ridotti ed i territori abusati: Val di Susa e la lotta dei NoTav, Pisa contro lo sgombero dell‘Ex Colorificio Liberato, Gradisca d’Isonzo contro la riapertura di un CIE (centri di identificazione ed espulsione per la legge Bossi-Fini) già certificato inagibile.

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