Conflitto etico e verità del soggetto: Salvo Di Napoli feat Anthony – Nun Turnà a sbaglià
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Questo brano ha il merito di portare alla luce un conflitto etico, un confronto prospettico tra due visioni della vita in cui bene e male non hanno un carattere assoluto ma profondamente relativo.
La storia è semplice: Salvo ha deciso di intraprendere la carriera criminale, Antony cerca disperatamente di dissuaderlo evidentemente con argomentazioni del tutto inefficaci. Nemmeno il ricorso alla cara madre del malvivente, che vive nell’attesa di rivedere il figlio, sembra smuovere la coscienza di Salvo.
La tematica centrale del brano è una concezione del sentimento di amicizia che contiene in sè una pesante contraddizione. Il tema è evidentemente il bene dell’altro, ovvero mentre Salvo è detentore di una chiara volontà ovvero appartenere alla malavita, sebbene vi sia la coscienza di stare sbagliando, emerge prepotentemente la presunta impossibilità di porvi rimedio in nome di un destino oramai segnato in maniera irreversibile.
Voler bene significa quindi rispettare la scelta dell’amico, sebbene entrambi siano coscienti dell’intrinseco errore. Cosa significa amare se non lasciar-essere l’altro esattamente quello che è? Salvo a modo suo si fa portavoce di una dimensione di relativismo etico di incredibile interesse, dimensione che non viene minimamente scalfita, dando luogo ad un vero e proprio fallimento del logos.
Antony desiste, lascia l’amico al suo destino oramai segnato dal male.
Degna di nota sul finale, la camminata spavalda del malvivente che si allontana
dal luogo dell’incontro dandosi così alla macchia.