Enzo Colursi, napoletano classe 1991, è uno dei cantautori più promettenti del vivaio napoletano. Il quartiere della Sanità gli ha dato i natali e quella marcia in più per emergere. Nonostante la triste fama che accompagna da sempre il posto dove è nato, Enzo non ha avuto un’infanzia difficile. Un bambino dalle idee chiare già all’età di 11 anni quando decise di prendere lezioni di pianoforte tra lo stupore dei genitori. Enzo non è un figlio d’arte, non ha mai vissuto in un ambiente “musicale”. La musica per lui è una “vocazione”, un modo per distanziarsi da tutto ciò che lo circonda, un modo per evadere dall’ignoranza a suo dire “dilagante”. Un ventenne che scrive le sue canzoni e le canta, con una voce da uomo maturo, come un marinaio esperto guida la sua barca in porto con il mare grosso. Anche nella scrittura il giovane partenopeo non dimostra la sua età. I suoi testi sono sapientemente intrisi di quotidianità , una realtà che Enzo scandisce con immagini forti e delicate allo stesso tempo. Per la voce grave e per il suo modo di disegnare la realtà con la musica lo si potrebbe accostare al grande Fossati o più in generale ai vecchi saggi della scuola genovese. Un vecchio saggio di vent’anni Enzo si affaccia al mondo della musica col suo primo ep “Napoli Stazione Centrale”, un demo registrato arrangiato e missato al Cellar Theory di via Bonito ormai il ventre del cantautorato napoletano. Cinque canzoni , cinque storie, arrangiate con pochi strumenti come cantautore comanda. ed è proprio al Cellar Theory di via Bonito al Vomero, che Enzo, presenterà al pubblico la sua prima fatica. La serata è prevista per venerdì 30 novembre alle ore 21 ed Enzo per l’occasione sarà accompagnato al pianoforte da Bruno Bavota. Consigliato a tutti quelli che …”i ventenni di oggi non hanno sogni, ideali stanno sempre lì con il loro smartphone…”
Dove_Cellar Theory , via Bonito 24 Napoli
Quando_Venerdì 30 novembre ore 21
Assaggia_Napoli Stazione Centrale
Photo_Ginevra Nappi