Parliamo dei nuovi media, di come intervengano nel processo creativo in generale, nel modo di proporre e diffondere i contenuti artistici e musicali…
Composizione:
“Le nuove tecnologie hanno reso democratica la scelta di fare musica: significa che chiunque può fare musica, chiunque può coltivare i propri interessi, salvo successivamente approfondirli; è una rivoluzione paragonabile al movimento musicale punk, che ha rotto gli schemi e legittimato chiunque nell’intraprendere il proprio percorso musicale”.
Utilizzo:
“Il nostro studio è attrezzato con strumenti analogici ma abbiamo da sempre lasciato spazio al digitale e alle innovazioni tecnologiche; all’inizio suonavamo collegando le tastiere all’Atari, che faceva girare un solo programma per volta, adesso utilizziamo il computer, uno strumento incredibilmente versatile, che fa quello che tu gli dici di fare, è il tuo alter ego, pensa quello che pensi tu”.
Diffusione:
“Quando uscì il primo disco dei Retina.it nel 2002 (Volcano vawes) ci è servita tutta l’esperienza acquisita con internet negli anni precedenti per tenerci in contatto con il produttore di Chicago, condividere file e discutere idee e progetti a distanza: inizialmente era uno scambio lento, adesso è sempre più veloce, siamo arrivati allo scambio di dati in tempo reale.”
Le nuove tecnologie, il web 2.0, i conversational media hanno modificato la fruizione della musica, i supporti e i contenuti; ci confrontiamo con una quantità di informazioni che è impossibile da gestire, siamo diventati necessariamente più approssimativi nella fruizione, nell’ascolto, cosa succede?
Anche senza acquistare la musica tutti possono ascoltare (quasi) tutto sulla rete, significa che non devi più investire dei soldi per accrescere la tua cultura musicale, anche in questo il web è democratico, consente a tutti di accedere alle informazioni allo stesso modo.
Il vinile non è ancora morto: ho appena saputo, in modo del tutto casuale, che una etichetta spagnola ha “trovato” una demo del mio primo gruppo, i Voxzema, si tratta di un nastro perché erano gli anni 80, e vuole stamparlo in vinile: c’è uno scambio continuo tra le memorie, tra i supporti utilizzati.
Non esistono più le nicchie di pubblico, che delimitavano i gusti musicali delle persone, adesso ognuno crea il proprio percorso individuale sulla rete. Ci sono circuiti, cerchie che sembrano nati dallo stesso sasso lanciato nel mare, ma invece sono indipendenti”.
Il fatto che non ci siano più le nicchie e che vi rivolgiate ad un’audience diversa ha cambiato il modo di fare musica dei Retina.it?
“La nostra esigenza creativa non è mutata per l’audience, continuiamo ad appassionarci al nostro lavoro in studio come dal primo giorno. In particolare siamo affezionati all’idea che un album abbia una sua storia, che sia progettato nella sua interezza, il fatto di considerare la singola traccia è una cosa che non condivido…”
La rete offre una grande opportunità di farsi conoscere, di diffondere la propria musica…
Abbiamo un canale su youtube e su vimeo: “retina.it” dove uploadiamo video e brani. Siamo aperti alle collaborazioni di ogni tipo, nel 2007 abbiamo partecipato ad un contest on line indetto dal magazine “Musicaoltranza” in collaborazione con l’etichetta Hefty: sul sito erano messi a disposizione dei brani e gli utenti potevano proporre i loro remix e vincere un Podcast: la nostro demo ha avuto un grandissimo feedback ed è stata molto remixata: questo ci ha fatto davvero piacere. Ogni giorno scopriamo che molti utenti utilizzano le nostre tracce per il loro video, ci fa piacere, significa che il dialogo è sempre vivo”.
Lino Monaco è un protagonista della scena musicale partenopea; la sua esperienza musicale e artistica parte nei primi anni 80 e arriva fino ad oggi. Sempre con la stessa sincera motivazione artistica si relaziona con generazioni diverse, suona nei luoghi più disparati, i centri sociali Tien’a’Men e l’Officina 99, l’Old River della prima scena techno, i locali Velvet Zone, Riot, Rookery Nook , Diamond Dogs e tantissimi altri club. Cantante dei Voxzema e dei Cyb, gruppi di cui si sente ancora parlare nell’ambiente new vawe, non solo napoletano, ha un grosso seguito e gode di grande stima anche come come selecter: propone selezioni musicali di qualità che hanno fatto fare le ore piccole a molte generazioni. Attualmente è impegnato nel progetto di musica elettronica “Retina.it” (al quale partecipa anche Nicola Buono), organizza concerti della portata di TAGC (The Anti Group Communications, Pompei 2011).Calendario
- venerdì 23 marzo – ore 14,30
- Sabato 31 Marzo – ore 23.00
Link: http://www.retinait.com
Pagina FaceBook: https://www.facebook.com/pages/retinait/42853863203?sk