A metà mattinata un nutrito gruppo di manifestanti è entrano nella sede della BNL di Via Toledo, ben corredato di una tenda da campeggio e striscioni, accampandosi al centro del salone del grande istituto bancario. Festosamente un’ottantina di manifestanti, vicini al movimento Occpupy e agli Indignados ha bloccato la banca per due ore. Fuori striscioni chiarivano le intenzioni: “Occupy Banche” e “Diritti contro Profitti”; all’interno invece “Paghino i ricchi”, la tenda è stata aperta e i manifestanti hanno dato il via a cori, distribuzione di volantini per promuovere i motivi della manifestazione del 30 giugno a Roma, il tutto seguito da un divertito spogliarello scandito da un claim esplicito e inequivocabile: “Volete lasciarci in mutande, ma noi la crisi non la paghiamo!”.
Dopo momenti di tensione e alterchi con la security e la minaccia di ingresso della Celere i manifestanti hanno abbandonato la BNL e si sono diretti in corteo, poco dopo le 13.30, presso l’istituto bancario Cariparma prima e la sede di via Bracco di Equitalia poi, che nel frattempo si era barricata prevedendo l’assedio. Quest’azione serviva ad attirare l’attenzione anche, e forse soprattutto, sulla manifestazione di domani che vede molte delegazioni di varie città del Sud convogliarsi verso Roma contro Monti e contro l’aggressività delle banche e di Equitalia, la speculazione finanziaria e i governi liberisti alienanti, ma più nello specifico contro la riforma sulla precarietà del ministro Elsa Fornero.