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Napoli, trasporti, viabilità e vivibilità. Affrontiamo la questione.

“Napoletani. Sarà meglio rinunciare all’automobile, cercatevi un’ alternativa.”

Con questa tanto caustica quanto diretta dichiarazione alla stampa, Anna Donati, attuale assessore alla viabilità del Comune di Napoli, inaugurava nel settembre scorso, l’entrata in scena della tanto discussa ZTL, al centro storico della città.

Neanche a dirlo, l’effetto sui napoletani, fu quasi scioccante. Molti iniziarono a teorizzare alternative ai percorsi proibiti e ai mezzi da utilizzare. Come se non bastasse, tensioni , derivanti dai cospicui tagli economici alle varie aziende di trasporto pubblico, non potevano che preoccupare ulteriormente i pendolari e i viandanti della provincia vicina, creando malumore nell’utenza pubblica, e
disordini sindacali alle aziende suddette.

Dal 24 maggio, scorso, La Circumflegrea e la Cumana hanno ripreso a funzionare con un treno ogni 20 minuti, invece che ogni 40, ma la situazione non è poi migliorata granchè, con numerosi ritardi e improvvise sospensioni di corse. Non meglio vanno le cose sulla linea della Circumvesuviana, un mezzo di trasporto ferroviario utilissimo anche ai fini del turismo, dove da un iniziale ipotesi di soppressione radicale dei servizi, si è poi arrivati a regolarizzare le corse, diminuendo però il numero dei vagoni utilizzati; risultato, ogni treno diventa una sorta di carro bestiame, con numerosi casi di nervosismo esasperato da parte dei viaggiatori.

La beffa sta poi nel vedere gli eterni lavori in corso per il potenziamento della rete metropolitana, che dovrebbero essere in parte pronti e funzionanti per il 2013, si spera però che l’attuale crisi economica, non vada ad incidere su ulteriori ritardi o sul mal funzionamento del nuovo servizio pubblico, per mancanza di fondi stanziati.

Napoli, segna anche un altro spiacevole primato, quello del biglietto per il trasporto pubblico (Unico Campania), tra i più costosi delle città italiane. Cosa che sicuramente non incoraggia un frequente utilizzo dei “messi” già mal funzionanti. L’alternativa, per chi la possiede e se la può permettere, dati i costi proibitivi della benzina, resta quindi la tanto amata/odiata, automobile. Napoli, si sa, è famigerata per il suo traffico e per il modo in cui si guida, parcheggi selvaggi in terza fila a quattro frecce, eterne code agli incroci, perché nessuno rispetta le precedenze, inquinamento acustico ed atmosferico ad altissimi livelli.

La struttura urbanistica della città, fatta di vicoli e stradine, non offre ampie zone di parcheggio, e non è adatta a macchine voluminose, come i tanto amati SUV. Infatti negli ultimi anni, la città è stata invasa da una nuova moda per le city car come la SMART oltre che dagli scooter di ultima generazione, che stanno sempre più prendendo la forma di microauto a due passeggeri. Il motorino, la vespa, lo scooter, la moto, sono forse i mezzi di trasporto che meglio rappresentano la nostra Napoli.

Sicuramente, con un mezzo a due ruote il parcheggio risulta essere più pratico e facile da trovare ed il traffico si smaltisce meglio, ma le pessime, oltre che pericolose, condizioni dei manti stradali della città, si pensi ad esempio a via Marina, rendono davvero insicuro l’uso dei mezzi a due ruote, soprattutto in caso di pioggia, che rende i san pietrini di porfido con cui sono rivestite molte strade scivoloso come il ghiaccio.

Ma allora? – Vi chiederete voi – Qual è il mezzo di trasporto più adatto alla nostra tanto bella città?! Dopo lunghe e meditate riflessioni e guardandomi un po’ attorno, credo che il mezzo più adatto sia la bicicletta elettrica. La cara vecchia bicicletta, tenuta a prendere polvere in cantina, è stata riscoperta di recente dai partenopei, come una valida alternativa per spostarsi. I vantaggi di quelle elettriche, poi, sono davvero notevoli.

Innanzitutto, anche se Napoli è una città arroccata, fatta di ripide salite, l’ausilio del motorino elettrico, e la funzione della pedalata assistita, rende quasi nulla la fatica nel percorrerle. Non ha bisogno né di assicurazione né di bollo per circolare, non richiede l’utilizzo del casco, e molti modelli, sono pieghevoli, quindi possono facilmente essere trasportate e riposte anche in casa.

E poi si sa! Pedalare fa bene alla salute! Di recente, perfino il Comune ha manifestato interesse al fenomeno, mettendo su il progetto Percorso Ciclabile Napoli, che intende realizzare una pista ciclabile di oltre 20 km, che si snoderà da Bagnoli a Piazza Garibaldi, e dal costo di circa un milione e 200mila euro; un’iniziativa che ha sollevato non poche polemiche, e di cui approfondiremo presto le questioni, in un altro articolo di prossima pubblicazione, sempre su questi monitor.

PER SAPERNE di PIU’:

WEB: Per un approfondimento sulle biciclette elettriche, consiglio il sito, semplice ed esaustivo, Ebikeclub ( www. Ebikeclub.it).

Il FILM: Consiglio NAPOLI VIOLENTA (1977) di Umberto Lenzi, con Maurizio Merli. E’ divertente notare come è cambiata Napoli negli anni , favolosi , in tal senso, i titoli di testa. CULT, la scena di inseguimento nella funicolare di Montesanto.

Il DISCO: TRAVELLING WITHOUT MOVING dei Jamiroquai: Terzo album della band inglese, per “viaggiare”, a ritmo impazzito, comodamente sdraiati sul divano di casa.

Il LIBRO: Un classico intramontabile, manifesto culturale di una generazione: On THE ROAD di Jack Kerouac, in edizione rigorosamente tascabile, per leggerlo in viaggio.

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