C’è una libertà che costa. Costa soprattutto una certa solitudine di intelletto e intenti. “Suonerò fino a farti fiorire” è il caparbio titolo di un dono a se stessi, un sonoro riflesso di attenzione e corde. È il primo album solo di Fausto Mesolella.
Chitarra nella Piccola Orchestra Avion Travel (multiforme e riuscita espressione di jazz-pop italico) e compositore per film come Into Paradiso e Lascia perdere Johnny – di Fabrizio Bentivoglio, liberamente ispirato proprio alla vita di Fausto, grazie al quale ha vinto il Premio Ennio Morricone all’Italian Film Festival 2007 – , Fausto vanta collaborazioni con Nada, Gianmaria Testa, Samuele Bersani, solo per citarne alcuni, e molti premi tra cui Sanremo e Tenco. Vanta senza vanità a dirla onestamente il coraggio di un’arte ad oltranza, fatta di paziente sperimentazione, che lo porta di volta in volta ad essere autore, produttore, scrittore, musicista, arrangiatore, compositore.
Consapevole di un suono proprio, di uno stile maturato in oltre trent’anni di esperienze musicali Fausto Mesolella è pronto a guardarsi allo specchio con un album di sola chitarra declinata trasversalmente, classicamente, elettricamente, serenamente. Soffi mediterranei e molta fusion su un’altalena di romantica ispirazione free jazz, il tutto ordinato con metodo in undici tracce: arie classiche, temi di colonne sonore, musica napoletana classica e contemporanea (‘O sole mio – con Raiz – e Nun te scurdà) e pezzi originali dai titoli che sanno di tempo e tempo, arie e date (Sonatina improvvisata d’inizio estate – con surdu e rullantino di Domenico De Marco , Guardando in uno specchio il 12 di luglio, Sonatina improvvisata d’inizio estate, La pioggerellina del 13 aprile – fresca), una sola canzone cantata come una ninna nanna: La mia musica – con il pianoforte soffice di Rita Marcotulli.
Per non trascurare i dettagli: significativa la scelta della confezione e graziosa l’illustrazione. Coerente e raffinato il mastering.
…da maestro.
[Photo © Michela Iaccarino]