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Daniele Silvestri e la summer sensation di Dj Cerchietto: ieri all’Arenile Reload!

Dopo un aperitivo fresco fresco, sotto un perigeo lunare, si accendono le luci sul palco dell’Arenile. Manca poco alle ventidue e Daniele Silvestri saluta la nuova stagione estiva dell’Arenile, srotolando l’ultimo pezzo di scotch, alla sua tastiera con le note di “Le navi”, così come lo aveva aperto nello scorso appuntamento napoletano. Davanti al mare, una platea gremita ha smesso di guardare la super luna quando Daniele ha cominciato a miscelare benissimo qualche brano del suo ultimo lavoro – S.C.O.T.C.H. – ai numerosi successi del passato. Il tutto, calato in un’atmosfera decisamente rock, suonato, cantato e condiviso con la band con cui Silvestri divide il palco da sempre. Niente scaletta: le canzoni sono state richieste direttamente dal pubblico e si è passati da Occhi da Orientale a Cohiba correndo lungo “Le strade di Francia” ma “Senza far rumore”.

Daniele Silvestri, e in un concerto del genere lo si può capire bene, ha ormai raggiunto quella maturità che concede ad un artista poliedrico di essere sempre, senza mai stancare, ironico e divertente,  impegnato, rock, disco-pop; e matura e di gusto oramai è soprattutto la sua capacità di mettere assieme cose diverse con fluida naturalezza, dal punto di vista sonoro e tematico. Perché pur passando da un genere all’altro, lo spettacolo risulta omogeneo, sia che Daniele si cimenti in una ballata malinconica – “Sornione” -, sia che giochi con suoni retrò, come nella bella e azzeccata rilettura di “Io non mi sento italiano” di Giorgio Gaber, pezzo più che mai attuale. E poi ci sono i testi: anche qua Daniele è capace – come pochi altri – di passare da toni intimisti e personali, a pezzi dichiaratemente d’impegno: sociale “Precario è il mondo” – sul mondo del lavoro – e “Datemi un benzinaio”. Emzionante il pensiero rivolto a Paolo Borsellino con la canzone “L’appello” e sincero il dispiacere di non essere in tour il 19 luglio: giorno dell’anniversario della sua sconvolgente scomparsa. Il finale è stato esplosivo, con tutta la band alla batteria!

Il concetto-concerto proposto dall’Arenile ha visto un grande riscontro di pubblico sia per la moderatezza del prezzo che per la ricchezza offerta dalla splendida location con un ottimo audio. Entusiasmo evidente e partecipazione sono stati la naturale conseguenza di un ottimo mix per una serata maggiolina… E allo scoccare della mezzanotte, è cominciata la festa con il resident Dj Cerchietto, che per l’occasione ha battuto un suo piccolo record personale: cinque ore e mezza di pura, purissima e sorridente FlashDance..

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