Troppe volte i napoletani sottovalutano uno dei tesori intellettuali della città, il loro glorioso quotidiano. “Il Mattino” è parte integrante della storia cittadina e, al Mattino, si legano pagine importanti del giornalismo italiano. Facendo un esempio, anche banale, al Mattino si deve forse la prima pagina più famosa della storia di Italia, almeno dal Dopoguerra ad oggi: quel celebre, e purtroppo tragico, “Fate presto” che divenne poi mirabile opera d’arte di Andy Warhol, artista da sempre in parte napoletano (grazie a Lucio Amelio).
Ricordo perfettamente le grandi firme del Mattino, autori di editoriali, articoli, approfondimenti, come difficile dimenticare la collana “I Prismi”, ormai di qualche decennio fa, che a quelle grandi firme (ri-)donava il valore letterario che meritavano. Facciamo qualche nome: Matilde Serao (fondatrice, ovviamente), Roberto Bracco, Gino Palumbo, Mario Pomilio, Ugo Ricci, Roberto De Simone. Dei piccoli e preziosi volumi che raccolgono i loro contributi apparsi sul giornale.
Ora, questa valorizzazione letteraria del patrimonio intellettuale del Mattino si rinnova con l’evento messo in piedi da Giovanni Meola e dalla sua Virus Teatrali, insieme con il Mattino, per l’appunto, e l’Assessorato alla Cultura del Comune di Napoli.
“Editoriali grandi firme (la forza delle parole)”, questo il titolo del progetto, è una lettura collettiva curata da Meola di editoriali di due ‘grandi firme’, Aldo Masullo e Isaia Sales, da parte di 15 interpreti che ridanno alla parola il “tempo” per essere compresa, gustata, a dispetto di una lettura quotidiana troppo spesso spezzata, rapida o mortificante.
Si legge nel comunicato come: “I loro editoriali toccano argomenti di stretta attualità ma la cui portata è storicamente e filosoficamente stratificata, riuscendo a intrecciare allo stesso tempo il dato di cronaca da cui prendono spunto e il pensiero propositivo o critico, a seconda delle posizioni che ciascuno dei due prende in merito a un determinato argomento. Il fatto che poi la loro scrittura sia limpidamente fluida, sebbene estremamente ricca, la rende a dir poco necessaria in un’epoca di letture usa-e-getta incapaci di dare spessore al dibattito sociale. L’enorme ricchezza di questi commenti, spunti, approfondimenti consiste nell’essere costantemente vivi e presenti, giorno per giorno, nel tessuto connettivo della vita pubblica di questo paese.”
Ecco quindi che, se si può far passare l’espressione (nota a chi segue il teatro), ciò che Meola fa è dare agli editoriali di Masullo e Sales la loro “dignità artistica di giornalismo”. E valorizzare anche una pilastro culturale fondamentale per Napoli e non solo.
“Editoriali grandi firme (la forza delle parole)”
scritti di ALDO MASULLO | ISAIA SALES
un’idea di | coordinata | diretta da GIOVANNI MEOLA
con (in o.a.): Roberta Amoroso | Roberta Astuti | Marianita Carfora | Noemi Coppola | Annalisa Direttore Claudio Finelli | Valeria Frallicciardi | Giovanni Meola | Gioia Miale | Sara Missaglia Yuri Napoli | Claudia Natale | Ettore Nigro | Marco Serra | Chiara Vitiello
ass.ti al progetto Napoleone Zavatto | Annalisa Miele
Lunedì 30 gennaio dalle 17.30 alle 20.00 Palazzo San Giacomo (p.zza Municipio-Napoli)
L’ingresso può avvenire dalle ore 17:30 alle ore 19:30, le letture saranno ripetute fino alle ore 20:00 fornendo così la possibilità al partecipante di accedere in qualsiasi momento.
ingresso gratuito | necessaria prenotazione online all’indirizzo
http://multimediale.comune.napoli.it/ticket/firme.php