La musica nuova parte ancora dal Duel:Beat: venerdì 16 marzo i casertani Bradipos IV hanno presentato il frutto dello showcase suonato, nell’agosto 2011, presso gli studi della californiana KFJC e registrato a cura di Phil Dirt, deejay-enciclopedista tra i massimi esperti di musica Surf al mondo ed inesausto ricercatore di “surf-beat” di qualunque provenienza geografica; il live radiofonico è poi diventato un disco in Italia, uscito lo scorso novembre per FreakHouse records.
Per i Bradipi “Live at KFJC radio USA” è la sciacquata di panni musicali vecchi e nuovi non in Arno ma in Oceano dopo quindici anni di attività, due album di inediti (Instromania e Surf Session su etichetta Teen Sound e Om Om Music) ed uno sterminato numero di partecipazioni a compilation con etichette indipendenti nazionali ed estere, oltre che una partecipazione alla colonna sonora del film L’imbalsamatore di Matteo Garrone ed una menzione speciale della giuria “per la notevole capacità di riaggiornare ad oggi certi parametri sonori sixties, percorso ben evidenziato dal brano A night on the Vesuvius” nell’ambito della edizione 2005, IV del Premio Toast per il MEI.
Il live è traboccante e tuttavia lineare; la vocazione alla soundtrack è più che mai denunciata da quella Fistufull of Dollars di leoniana memoria in apertura, già eseguita nell’esordio di Surf Session; le chitarre tremolanti e riverberanti sono d’ordinanza e più che mai dichiarate in Reverb Gang, ma l’appeal è autoironico, e per questo intelligente, in Wray Man e nella sorprendente Carmela; si, quella di Bruni. Torna Mysterion dal secondo Instromania, con la sua batteria, qui e sempre, tecnica ma coinvolgente allo stesso tempo, mentre il lavoro sui suoni di A shot in the dark, colonna sonora dell’omonimo Pink Panther del 1964, rivela estraneità al passatismo musicale fine a se stesso e voglia di ricercare ed attualizzare. Gunsville ricorda i passaggi più riflessivi delle pellicole di Tarantino, mentre L’inseguimento, anch’essa da Surf Session, da inizio alla cavalcata d’onda finale, pronta a culminare nel medley composto dal super-classicone surf classe 1965 targato Fender IV Everybody up e dai due traditional Malaguena e Latin’ia.